12/06/2020

Il cinema a Milano punta sulle arene estive

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 12/06/2020 Aggiornato il 12/06/2020

Il 15 giugno si accenderanno gli schermi di AriAnteo, che permetteranno ai milanesi (e non solo) di godere del buon cinema all'aperto per tutta l'estate

arene estive

In questi mesi difficili abbiamo mantenuto saldo il nostro amore per il cinema grazie alla tv e alle varie piattaforme streaming, alcune nate proprio per sopperire alla mancanza delle sale fisiche, tra le prime realtà a chiudere con lo scattare dell’emergenza sanitaria. Ora però è arrivato finalmente il momento di ricominciare, anche se pian piano, con le dovute cautele e precauzioni.

Le sale cinematografiche (come i teatri) potranno aprire dal 15 giugno e in quella data partirà, a Milano e dintorni, la nuova stagione di AriAnteo.

Il capoluogo lombardo ha voluto quindi ripartire dalle arene estive, in attesa di ritrovare (nel caso delle sale Anteo a breve) anche la dimensione al chiuso.

La parola agli organizzatori

«Abbiamo affrontato questo periodo, come tanti colleghi, nelle nostre case pensando a come risolvere la situazione e tornare al lavoro. Lombardia e Veneto sono state le prime regioni a chiudere le sale (il 23 febbraio) e nei mesi successivi, quando si parlava di ripartenza, i cinema e i teatri non venivano quasi mai citati. È per questo che abbiamo dovuto cercare di pensare al nostro futuro, creando la piattaforma #iorestoinsala che funziona con un meccanismo simile a quello delle sale, con orari prestabiliti e la possibilità di chiacchierare con gli altri spettatori. Quest’ultima continuerà a funzionare, affiancando l’attività della sala tradizionale» – spiega Lionello Cerri, fondatore e amministratore delegato di Anteo SpazioCinema, che ora è felice di ricominciare e arricchire la proposta culturale milanese (e non solo) con AriAnteo.
«Non era scontato che volessero prendersi il rischio dell’impresa di organizzare le arene estive» – sottolinea Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano che sostiene l’iniziativa – «Le istituzioni culturali della nostra città si sentono alleate in un momento così difficile, in cui si sente fortemente la necessità della presenza fisica tipica degli spettacoli live, oltre che del cinema in grado di trasformare ogni esperienza in una condivisione empatica».
Da qui la collaborazione con la Triennale, in cui il presidente Stefano Boeri crede molto: «Ci troviamo in un momento difficile e guardare al futuro è fondamentale. Quindi è importante che partano da qui le prime sperimentazioni e noi vogliamo dare inizio a una riflessioni sul rapporto tra arti visive, design e cinema».
E non è finita qui, perché quest’anno c’è anche una bella partnership con Zelig. «Sono emozionato all’idea di riaprire i discorsi sulla cultura attiva, iniziare a provare a riprendere il cammino. Mi sembra di stare negli anni’70 e ’80, quando le mie serate erano condite dall’abbinata avanspettacolo e film».

La programmazione di AriAnteo 2020

Gli spazi di AriAnteo, saranno in totale cinque: tre a Milano, uno a Monza e uno a Treviglio. Gli schermi si accenderanno il 15 giugno al Chiostro dell’Incoronata a Milano e alla Villa Reale di Monza, il 16 giugno a Palazzo Reale e il 17 in Triennale. Non è invece stata ancora comunicata l’apertura dell’arena di Treviglio.
La collaborazione con Zelig partirà nella settimana del 22-28 giugno: una volta a settimana, per ciascuna arena, ci sarà uno spettacolo con un artista di Zelig prima della visione del film in programma. Qualche nome? Daniele Raco, Marco Della Noce, Max Angioni, Davide Calgaro, Ippolita Baldini, Giovanni D’Angella, Vincenzo Albano, Enzo Ratti, Andrea Di Marco.
I film che vedremo? Sergio Riva di Anteo anticipa: «Riprenderemo da dove eravamo rimasti e quindi, sia nelle arene che nelle sale al chiuso, troverete film usciti tra gennaio e febbraio, come Parasite (che ha trionfato agli Oscar). Poi ci saranno quelli che sono passati già dalle piattaforme come Tornare, Favolacce e I Miserabili, ma anche Doppio sospetto, L’hotel degli amori smarriti e Il lago delle oche selvatiche (girato a Wuhan). Il programma verrà aggiornato man mano, ma possiamo anticiparvi che ci sarà anche spazio per dei concerti della Gioventù musicale e per degli approfondimenti con una serie di titoli dedicati ai diritti».