13/01/2020

Hammamet, un successo (non) annunciato

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 13/01/2020 Aggiornato il 14/01/2020

Ha avuto un esordio molto positivo al box office Hammamet, il nuovo film di Gianni Amelio con Pierfrancesco Favino nei panni di Bettino Craxi

Hammamet

Si è parlato così tanto di Piccole donne che ci sembrava scontato un suo boom al botteghino. Invece il film di Greta Gerwig si è posizionato solo al terzo posto del box office (sempre dominato da Tolo Tolo di Checco Zalone), superato da Hammamet di Gianni Amelio. Un successo, diciamolo, che non era né annunciato e né scontato nonostante la firma prestigiosa alla regia e l’interpretazione-trasformazione di Pierfrancesco Favino, nei panni di Bettino Craxi. Un bel segnale, che sottolinea la voglia degli italiani di un cinema che non sia solo intrattenimento, ma anche riflessione. 

La trama

Siamo nel 1999, in una località della Tunisia chiamata Hammamet. È qui che Bettino Craxi, storico leader del Partito Socialista Italiano nonché ex Presidente del Consiglio, si è ritirato dopo i problemi giudiziari scattati dopo l’inchiesta di Mani Pulite. Con lui ci sono la moglie e la primogenita, mentre il figlio è rimasto in Italia per cercare di riabilitare l’immagine del padre. Qui il politico riceve varie visite di persone che hanno fatto parte della sua vita.

Cast e particolarità

Il nome di Bettino Craxi non viene mai fatto nel corso del film, ma è chiaro che si tratti di lui non solo dalla storia raccontata, ma anche dalle sembianze assunte per l’occasione da Piefrancesco Favino la cui somiglianza con il celebre politico lascia davvero a bocca aperta. Anche i personaggi che gravitano intorno a lui hanno nomi diversi da quelli reali, spetta quindi allo spettatore capire di chi si tratti.
A interpretarli sono altri bravi attori come Livia Rossi, Luca Filippi, Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Silvia Cohen, Omero Antonutti, Giuseppe Cederna e Roberto De Francesco.

La narrazione si muove sulle corde tese del thriller, sviluppandosi intorno a tre nuclei: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.

Non solo film

Hammamet, che arriva a vent’anni dalla morte di Bettino Craxi, non prende posizione: non lo vuole né condannare né elogiare, è una semplice riflessione (basata su testimonianze reali) su uno dei leader più discussi del ‘900 italiano e di un periodo che si è rivelato cruciale, non solo per la politica ma anche per la società.
Una riflessione che si potrà poi continuare anche con Ad Hammamet. Ascesa e caduta di Bettino Craxi, libro di Mario Pacelli che uscirà il 16 gennaio per Graphofeel.