29/03/2019

Gomorra: comincia la quarta stagione. E Marco D’Amore c’è ancora

Veronica Colella Pubblicato il 29/03/2019 Aggiornato il 29/03/2019

Appuntamento con Gomorra 4 tutti i venerdì alle 21.15 su Sky Atlantic e Sky Cinema Uno. Tornano Genny Savastano, SangueBlu e Patrizia. E Ciro l'Immortale fa il regista

gomorra 4

Dopo più di un anno finalmente ritorna Gomorra, in onda su Sky Atlantic e Sky Cinema Uno a partire da questa sera alle 21.15.

Una piccola consolazione per i fan di Marco d’Amore: la dipartita di Ciro di Marzio, nell’intenso finale della scorsa stagione, non ha coinciso con il suo addio alla serie.

Farà infatti il suo esordio alla regia dirigendo ben due puntate.

I personaggi chiave

Salvatore Esposito (Genny Savastano), l’ha definita scherzosamente ai microfoni di Sky Sport «Come una Juve-Napoli piena di sorprese». Dalle anticipazioni sappiamo che sarà un momento di transizione per il suo personaggio: l’amore per la famiglia potrebbe addirittura fargli desiderare una redenzione dal percorso di violenza che l’ha portato a perdere le sue figure paterne, compreso Ciro. Dalla Terra dei Fuochi emergerà una nuova famiglia collegata a Donna Imma: i Levante avranno un ruolo decisivo nella nuova guerra che getterà le basi per la quinta stagione.

Una stagione più “politica”

La penetrazione della camorra nell’alta finanza londinese è un altro tema che gli autori hanno deciso di esplorare: nelle parole di Roberto Saviano, sarà «una stagione profondamente politica». Soprattutto, il cambio della guardia porterà in primo piano le donne: «Patrizia e Azzurra crescono militarmente e strategicamente, gli uomini sono bambini spersi».

Naturalmente siamo curiosi di sapere cosa ne sarà di Enzo Sangue Blu (Arturo Muselli), il ragazzo affamato di rivalsa che nella terza stagione rappresentava la forza inarrestabile del cambiamento. Un personaggio complesso, con un fondo di innocenza persino nei comportamenti più violenti e spregiudicati, che in questa nuova realtà rischia di rimanere schiacciato da un potere più grande di lui.

Dove eravamo rimasti

Dopo la morte di Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), orchestrata dal figlio, si crea un vuoto di potere. L’incontro fatale tra Ciro l’Immortale e i Talebani dà inizio a un’alleanza che romperà tutti gli equilibri. Genny è distratto dalle sue ambizioni e non riesce del tutto a tenere sotto controllo la doppia minaccia rappresentata dal suocero Don Avitabile (Gianfranco Gallo) e dal ritorno di Scianel (Cristina Donadio).
Il suo piano è di mettere “a sistema” la piazza di spaccio e allearsi con Enzo e Ciro per tenere testa ad Avitabile, una strategia che potrebbe garantirgli una rapida espansione. L’asso nella manica di Enzo è invece Valerio (Loris De Luna), un ragazzo della Napoli bene che lo introduce a un nuovo mercato. Patrizia (Cristiana Dell’Anna) nel frattempo ha conquistato la fiducia di Scianel, tanto da fare da tramite nelle trattative con Genny.

L’ostacolo maggiore per le nuove leve sono i Confederati, la vecchia guardia della camorra napoletana che controlla Napoli centro. Dopo un primo tentativo fallito di portare Enzo dalla loro parte, gli dichiarano apertamente guerra facendo saltare il bar della sorella Carmela. Ciro prova a negoziare un armistizio: in cambio di Forcella romperanno l’alleanza con Genny. Per non perdere il suo ascendente su Enzo, Genny fa uccidere Carmela incolpando i Confederati. Per fare pressione su Genny, i Confederati e Avitabile usano il piccolo Pietro come ostaggio. Il bambino viene recuperato in un attentato che toglie di mezzo sia Avitabile che uno dei Confederati. Patrizia riesce finalmente a vendicarsi di Scianel, dimostrando la sua lealtà ai Savastano. Enzo ha ormai realizzato di essere solo una pedina per Ciro e Genny e organizza un agguato per liberarsene. Il piano non funziona, ma Ciro è comunque condannato: Genny permette a Enzo di giustiziarlo a sangue freddo.