Gessica Notaro: da Ballando alla Zumba, la rinascita e l’impegno continuano

Redazione Pubblicato il 18/06/2018 Aggiornato il 18/06/2018

A tu per tu con Gessica Notaro che dopo il successo riscosso a Ballando con le stelle continua a calcare i palcoscenici e a far sentire la sua voce in difesa di tutte le donne

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Di Gessica Notaro si è parlato e scritto molto. La ventottenne riminese, finalista a Miss Italia nel 2007, addestratrice nel delfinario di Rimini, modella, amante del canto e impegnata nel mondo della tv, poco più di un anno fa è stata sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato e porta sul viso i segni della sua esperienza drammatica. Ma è diventata un simbolo di rinascita, perché attraverso un percorso di sofferenza, ma anche di grande determinazione e coraggio, si è rialzata e sta costruendo la sua nuova vita.

Da Ballando a Riminiwellness

Recentemente l’abbiamo vista nel programma Ballando con le stelle, in coppia con il maestro Stefano Oradei, dove è arrivata alla finale con performance in cui ha mostrato talento, capacità tecniche molto apprezzate dai giudici e ha trasmesso emozioni profonde, con grande intensità espressiva. L’abbiamo rivista a Riminiwellness dove, sul palco di Zumba, ha fatto ballare un pubblico enorme con un’esibizione insieme a Beto, l’inventore della disciplina, che con lei accanto ha voluto dimostrare quanto il ballo possa rappresentare uno stimolo fortissimo a non arrendersi e a continuare a sorridere.

A tu per tu con Gessica

A Rimini abbiamo parlato con Gessica di danza, di lezioni di fitness dance-inspired e di progetti.

«Sui programmi lavorativi non posso ancora sbilanciarmi, ma il mio impegno sociale verrà prima di tutto».

Ci ha raccontato i suoi bilanci alla fine dello show di RaiUno: «Era sempre stato un mio desiderio imparare a ballare, però non avevo mai avuto il tempo di metterlo in pratica. Ma soprattutto il percorso compiuto a Ballando con le stelle è stato utile per il mio processo di guarigione». Attraverso la danza si scava in se stesse, si riportano alla luce e si esprimono emozioni, dolore e paure. È terapeutica, ma non solo. «Dovevo imparare di nuovo a fidarmi di chi ho davanti e con il tuo partner di ballo devi farlo, affidandoti alle sue braccia per le prese, i sollevamenti e tutte le evoluzioni» ha sottolineato Gessica.

Un futuro a passo di danza

Nel suo futuro ci sarà ancora la danza (“assolutamente!”), anche perché spera »di lavorare ancora insieme a Stefano (Oradei ndr), si è creata una bella affinità di coppia e se ci proponessero di ballare in contesti diversi mi piacerebbe», confida.

Dagli stili della danza sportiva ai passi di Zumba: come è arrivata sul palco della kermesse riminese questa ragazza con una forza di volontà sorprendente? Ha rivelato che non aveva mai partecipato a una lezione di Zumba («speriamo di non fare brutte figure», giura di aver pensato alla vigilia dell’esibizione), ma la sua presenza ha avuto un valore profondo.

La sua battaglia anche dal palco della Zumba

«Il pubblico della Zumba è costituito da donne, tante donne, e tra di loro ce ne sono sicuramente molte che non avranno forse vissuto situazioni così tragiche come me, ma che hanno subito violenze fisiche o psicologiche dai loro compagni. Il mio scopo? Che da quel palco si levasse un grande grido di battaglia». Perché Gessica, nel suo futuro, intende continuare a combattere, per dare voce alle donne che subiscono sopraffazioni (o peggio) senza avere il coraggio o la possibilità di parlare, per sensibilizzare l’opinione pubblica, per cercare di inasprire le leggi che, oggi, non tutelano e non proteggono sufficientemente nemmeno le vittime che sporgono denuncia. «Se ne parla tanto ma poi nulla si concretizza. Ma io non demorderò».

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