18/02/2020

Festival di Berlino 2020: tutto quello che c’è da sapere

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 18/02/2020 Aggiornato il 18/02/2020

Dal 20 febbraio al 1° marzo si terrà la 70esima edizione del Festival di Berlino, dove non mancherà un tocco italiano

Luca Marinelli

Come ogni anno a dare il via alle grandi kermesse cinematografiche è il Festival Internazionale del Cinema di Berlino, che quest’anno festeggia la sua 70esima edizione. Dal 20 febbraio al 1° marzo sarà un susseguirsi di film d’autore e di star che calcheranno il red carpet più atteso del capoluogo tedesco. Grande protagonista sarà l’attrice inglese Helen Mirren, che riceverà L’Orso d’oro alla carriera e a cui sarà dedicata la sezione Homage (in cui si rivedranno alcuni dei suoi film cult come Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante, L’inganno perfetto, The Last Station, The Queen – La regina, Quel lungo venerdì santo). E come sempre non mancherà un tocco italiano.

Italiani al Festival di Berlino

Mai come quest’anno il Festival di Berlino parla italiano. Dobbiamo infatti ricordare che il direttore artistico è il giornalista e scrittore Carlo Chatrian, già molto apprezzato all’estero, tanto da essere stato alla direzione del Festival di Locarno per sei anni (dal 2012 al 2018).
Poi abbiamo l’onore di avere un attore italiano nella Giuria Internazionale, ovvero Luca Marinelli, che affiancherà il Presidente Jeremy Irons e Bérénice Bejo, Bettina Brokemper, Annemarie Jacir, Kenneth Lonergan e Kleber Mendonça Filho nella scelta dei vincitori.
In Concorso ci sono due film italiani: Volevo nascondermi di Giorgio Diritti e Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo. A questi si aggiunge Siberia di Abel Ferrara, che vede l’Italia tra i paesi produttori.
Nella sezione Berlinale Special (ex Fuori Concorso) verrà invece presentato Pinocchio di Matteo Garrone.
Invece il regista Paolo Taviani volerà a Berlino per festeggiare i 70 anni del Festival, partecipando alla sezione On Trasmission, dove verranno riproposti film considerati importanti per la storia della kermesse come Cesare deve morire, diretto da Paolo insieme al compianto fratello Vittorio, vincitore dell’Orso d’Oro nel 2012.

Come sempre il Concorso del Festival di Berlino si presenta piuttosto vario, con film di generi diversi e provenienti da varie parti del mondo. L’elemento in comune è la forte componente autoriale, che qui viene da sempre privilegiata rispetto alla potenzialità del titolo al botteghino.

Gli altri film in Concorso

I film con cui i nostri italiani dovranno gareggiare sono: Berlin Alexanderplatz di Burhan Qurbani, DAU. Nataša di Il’ja Chržanovskij e Jekaterina Oertel, Domangchin yeoja di Hong Sang-soo, Effacer l’historique di Benoît Delépine e Gustave Kervern, El prófugo di Natalia Meta, First Cow di Kelly Reichardt, Irradiés di Rithy Panh, Le sel des larmes di Philippe Garrel, Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman, Rìzi di Tsai Ming-liang, The Roads Not Taken di Sally Potter, Schwesterlein di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond, Sheytan vojud nadarad di Mohammad Rasoulof, Todos os mortos di Caetano Gotardo e Marco Dutra, Undine di Christian Petzold.

Non solo film

Come ogni festival internazionale che si rispetti, anche quello di Berlino vanta numerose sezioni collaterali, dando spazio a film del passato, ma anche a cortometraggi e serie tv. Tra quest’ultimi vale la pena segnalare The Eddy, firmata da Damien Chazelle (regista già premio Oscar per La La Land), che vedremo poi su Netflix. Nel cast l’attrice polacca Joanna Kulig, diventata famosa grazie al film Cold War.
Naturalmente la si aspetta sul red carpet berlinese e lo stesso vale per star (presenti nei vari film in concorso) come Javier Bardem, Elle Fanning, Salma Hayek, Willem Dafoe e il nostro Elio Germano.