19/12/2019

Edoardo Leo: talento e faccia tosta

Veronica Colella Pubblicato il 19/12/2019 Aggiornato il 19/12/2019

Per l'attore romano è un momento d'oro: è infatti protagonista al cinema (La dea fortuna), in tv (Ognuno è perfetto) e a fine anno a teatro con il racconto autobiografico Ti racconto una storia

Edoardo Leo

Edoardo Leo, più di 20 anni di carriera come attore, regista e sceneggiatore, sta finalmente raccogliendo il successo che merita. Lo vediamo in tv al fianco di Cristiana Capotondi con Ognuno è perfetto (in onda su Rai Uno a partire dal 16 dicembre), a teatro con lo spettacolo autobiografico Ti racconto una storia (il 27 e il 28 dicembre all’Auditorium della Conciliazione di Roma) e soprattutto al cinema, come co-protagonista del nuovo film di Ferzan Ozpetek La dea fortuna, nelle sale dal 19 dicembre.

L’amore è universale (anche nelle crisi)

Le coppie in crisi sono un caposaldo del cinema europeo, sarà che la monogamia non è il nostro forte. La dea fortuna racconta dell’inevitabile momento di stallo che devono affrontare tutte le coppie di lunga durata, finita da un pezzo la fase della luna di miele. Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) si sono gradualmente allontanati, incolpandosi a vicenda di piccoli e grandi torti e disimparando a trattarsi con gentilezza. Tutto cambia quando l’amica Annamaria (Jasmine Trinca) affida loro i suoi bambini per qualche giorno d’ospedale, costringendo entrambi a moderare i toni e a mettere da parte i rispettivi egoismi. Come ha raccontato Edoardo a Vanity Fair, la vera sfida nel farsi carico del ruolo di Alessandro, idraulico “rustico” che scopre di avere un lato paterno caldo e affettuoso, è stata il ritrovarsi improvvisamente nella posizione della moglie tradita delle commedie anni ’70. Ci tiene però a sottolineare che etero o gay cambia davvero poco, perché le dinamiche dell’amore sono universali, e a bacchettare chi in maniera un po’ morbosetta indaga sulle scene di sesso tra lui e Accorsi. Se ci saranno o no, lo scopriremo solo al cinema.

Tanta faccia tosta

Al mestiere di attore Edoardo Leo ci è arrivato, a detta sua, per “vie assurde”, dopo una laurea in Lettere conseguita all’Università La Sapienza e qualche tentativo fallito di passare attraverso canali più tradizionali, come l’Accademia di recitazione e il Centro sperimentale di cinematografia. Amareggiato dalle bocciature, ha inventato nel curriculum di essersi formato alla scuola di teatro La Scaletta di Roma: ai provini non è mai stato sbugiardato e adesso che il suo talento è stato riconosciuto può permettersi di scherzarci su.

Un curriculum da workaholic

Molti lo hanno conosciuto come fidanzato di Martina Colombari in Un medico in famiglia (2003-2004), ma il suo esordio sul piccolo schermo risale al 1995, con La luna rubata di Gianfranco Albano. Dividendosi tra televisione, cinema e teatro negli ultimi anni ha mantenuto un ritmo da vero maniaco del lavoro, diventando una presenza ricorrente nei film di Paolo Genovese (Tutta colpa di Freud, 2014; Perfetti sconosciuti, 2016), e Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, 2011; Viva l’Italia, 2012; Non ci resta che il crimine, 2019) anche se la visibilità maggiore gliel’ha concessa la trilogia di Smetto quando voglio di Sydney Sibilia (2014-2017). Come regista ha esordito nel 2010 con Diciotto anni dopo, a cui sono seguiti Buongiorno papà (2013), Noi e la Giulia (2015) e Che vuoi che sia (2016).
L’anno prossimo lo vedremo in 18 regali di Francesco Amato (in uscita il 2 gennaio), film ispirato alla storia vera di Elisa Girotto, e Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno (nelle sale a marzo).

Una bella famiglia, lontana dai riflettori

Anche lui praticante della sana abitudine di tenere la vita privata lontano dai riflettori, è sposato con la ballerina e cantante Laura Marafioti (in arte La Elle), con cui ha avuto due figli, Anita e Francesco. Discreta quanto il marito, Laura Marafioti oltre a fare da corista per Antonello Venditti si è conquistata una candidatura per la Miglior Canzone Originale ai David di Donatello del 2013, con il brano “Fare a meno di te” scritto per la colonna sonora di Buongiorno papà.