16/08/2019

Dolcissime: il film che dice no al body shaming

Lucia Fino
A cura di Lucia Fino
Pubblicato il 16/08/2019 Aggiornato il 16/08/2019

Tre ragazzine adolescenti scoprono il valore dell'amicizia. E vincono nello sport e nella vita, sconfiggendo i pregiudizi per qualche chilo in più

dolcissime ok

Un film che affronta il tema (delicato e molto attuale del bullismo) con tenerezza ed empatia: è Dolcissime di Francesco Ghiaccio. Protagoniste tre ragazzine che affrontano e vincono il disagio di un corpo troppo “ingombrante” con la forza dello sport e dell’amicizia. Da non perdere!

 

I chili di troppo non devono essere un ostacolo per i sogni: è il messaggio del film Dolcissime!

Da “bullizzate” a ragazze vincenti

Il film racconta di tre adolescenti torinesi Chiara, Letizia e Mariagrazia. In comune hanno la loro amicizia, la passione per i dolci e i chili di troppo che le rendono bersaglio di prese in giro e piccoli atti di bullismo. Proprio il video sarcastico della bella (e super-longilinea) campionessa di nuoto sincronizzato, Alice, che le riprende mentre sono in piscina e le deride, diventerà il punto di svolta. Le tre amiche costringeranno la “bulla” ad allenarle fino a un’esibizione che si rivelerà vincente sotto tutti i punti di vista. Non solo per la bravura in uno sport difficile (e dedicato di solito alle più esili) ma per la riconquistata autostima. Che vale più di qualunque medaglia.

Un tema poco trattato

Il merito di Dolcissime è di affrontare, senza troppi luoghi comuni, alcuni temi scottanti: l’adolescenza, sempre problematica ma ancor di più per chi si vede “imperfetta”, la femminilità e l’amicizia fra ragazze, spesso messa in crisi da invidia, rivalità, incomprensioni. Parlarne è un punto in più nella lotta al body shaming, sempre più diffuso e pericoloso, amplificato com’è dai social. Non manca neanche la tematica del confronto con una madre rigida e poco empatica interpretata dalla bella Valeria Solarino, qui nel ruolo di un’ex atleta ora allenatrice. Modello irraggiungibile con cui si confronta una delle giovani protagonisti, che non si sente valorizzata e capita.

Staff e regia all’insegna del nuovo

Firma il film il giovane e promettente regista Francesco Ghiaccio e fra gli sceneggiatori c’è Marco D’Amore, famoso come Ciro di Gomorra. Tutte esordienti le protagoniste Giulia Barbuto Costa Da Cruz, Margherita de Francisco, Giulia Fiorellino che mettono in scena la loro simpatia e la loro tenerezza con spontaneità. Nel ruolo della “bella senz’anima”, che alla fine diventerà un’amica e mostrerà le sue insospettabili fragilità, c’è Alice Manfredi, campionessa di nuoto sincronizzato anche nella vita. Fisici diversi che possono e devono essere apprezzati proprio per la loro diversità e una bellezza che può andare oltre i canoni. Sullo schermo come nella vita