04/05/2022

David di Donatello 2022: Miriam Leone, eleganza in bianco e nero

Francesco Salvatore Cagnazzo Pubblicato il 04/05/2022 Aggiornato il 04/05/2022

Una serata di prime volte per Miriam Leone: prima candidatura ai David per il ruolo di Eva Kant, primo red carpet con il marito Paolo Carullo  

Roma, Cinecitta', David di Donatello 2022. Nella foto: Miriam Leone. con il marito Paolo Carullo

Quella di Miriam Leone ai David di Donatello 2022 è stata una presenza importante. E sebbene non si sia aggiudicata la statuetta come miglior attrice protagonista con la sua Eva Kant, è stata una delle regine della serata per stile e savoir-faire.

Sul red carpet infatti, vestita con il suo splendido abito black&white firmato Valentino, ulteriormente impreziosito da gioielli Bvlgari, ha attirato flash e telecamere su di sé. Ipnotizzando tutti.

Ma non soltanto per il suo indiscutibile fascino e per la sua innata eleganza, ma anche perché, per la prima volta in pubblico, al suo fianco c’era il marito Paolo Carullo, imprenditore e musicista. Tra l’altro in smoking, quindi in bianco e nero come lei, confermando così il loro legame anche da un punto di vista cromatico e stilistico.

Questa è la tua prima volta sul red carpet dei David di Donatello: una nuova fase che si apre o una che si conclude?

«Direi indubbiamente che sento una “primavera” per tutti noi presenti: stiamo tornando in sala, stiamo ricominciando a rivederci. Quella dei David di quest’anno è finalmente un’edizione in cui possiamo stare tutti insieme. Anche se in realtà per me è la prima volta, quindi non saprei come fosse prima (ride, ndr). Sono emozionata, è la mia prima candidatura: sono davvero felice».

Cosa ti ha lasciato il personaggio di Eva Kant?

«Tantissimo. Innanzitutto una volontà di precisione mixata anche a una voglia di lasciare andare. Poi il suo equilibrio, dato dalla sua grande femminilità e dalla sua determinazione. Infine quella voglia nel non voler mai essere dietro l’uomo, la   capacità di vivere sua femminilità senza vergogna».

Un personaggio difficile da dimenticare…

«Davvero indimenticabile. Tra l’altro Eva evolverà ulteriormente nei film 2 e 3. Quindi non è finita, c’è un’intera saga da raccontare».