18/09/2020

Cottagecore: la campagna conquista anche le star, da Taylor Swift a Gigi Hadid

Veronica Colella Pubblicato il 18/09/2020 Aggiornato il 18/09/2020

Complice la pandemia la nostalgia per un mondo più semplice, analogico e in armonia con la natura spopola su Instagram e TikTok e anche a Hollywood e dintorni

Taylor Swift

L’estetica cottagecore esprime la nostalgia per un mondo più semplice, analogico e in armonia con la natura. In cui però trovano spazio valori moderni come l’eco-sostenibilità e l’inclusione.

Ambientazioni rurali, romanticismo dal sapore vintage e tonalità pastello sono i tratti distintivi.   

Il fascino di uno stile di vita più riposante e riflessivo ha conquistato migliaia di appassionati su Instagram e TikTok, soprattutto durante il lockdown. E ha contagiato anche qualche celebrità, da Millie Bobby Brown a Gigi Hadid.

Ritorno alla natura

Chi ama il country-chic probabilmente si troverà a suo agio anche con il cottagecore, che le riviste di moda americane hanno eletto trend più significativo del 2020. Non si tratta tanto di una sottocultura vera e propria quanto di un senso estetico che celebra tutto ciò che è delicato, femminile e agreste, reinterpretando la vita di campagna in chiave moderna e fantasiosa. Nel 2018 era ancora un fenomeno di nicchia, ma è cresciuto fino a lasciare il segno nel mondo del design, della moda e della musica, come suggeriscono le passerelle di Dior o la copertina dell’ultimo album di Taylor Swift, Folklore. È diventata l’estetica dominante anche nelle isolette create dagli utenti di Animal Crossing: New Horizons, il gioco per Nintendo Switch che a inizio pandemia ha venduto milioni di copie tra i ventenni e i trentenni in cerca di distrazione.

Inclusiva e accattivante

Il bello delle fantasie è che non costringono a vivere gli aspetti più scomodi o faticosi del mondo reale, compreso quello bucolico. Le atmosfere evocate dal cottagecore sono piene di dettagli che sembrano usciti da Anna dai capelli rossi, Il vento tra i salici o Peter Coniglio, lasciando ampio spazio alla reinterpretazione. È il sogno di un mondo baciato dal sole, i cui temi ricorrenti sono le passeggiate nel bosco, i picnic sull’erba, il bucato steso ad asciugare e i vassoi di scones appena sfornati. Ecco perché questo stile riesce ad avere un successo così trasversale, abbracciando sia i gusti delle americane di ispirazione conservatrice, a cui piace immaginarsi come mogli tradizionali che incarnano i “valori di una volta”, che quelli delle più progressiste. A sorpresa è diventato uno spazio inclusivo e utopico soprattutto per le donne della comunità LGBT+, vera forza trainante della comunità cottagecore dai tempi del suo esordio.

Il regno del fai-da-te

Il cottagecore è molto più che un detox digitale dallo stress cittadino. Per alcuni è stato il primo passo verso uno stile di vita più salutare e meno frenetico, incoraggiando un’esplosione di hobby in linea con l’estetica campagnola. Imparare a fare da sole il sapone, le conserve o le verdure sott’olio con i prodotti del proprio orto da balcone è diventata una forma di autoaiuto molto popolare durante l’isolamento, che potrebbe anche trasformarsi nell’occasione di guadagnare qualcosa. C’è chi ha tirato fuori talenti nascosti iniziando a produrre borse di tela dipinte a mano, sacchettini di lavanda per la biancheria e pin a tema, o chi utilizza l’hashtag per promuovere ricette e tutorial. Oppure per avvicinarsi alla pratica anti-spreco di chi rinnova il guardaroba su piattaforme come Depop, acquistando i vestitini floreali messi in vendita da altre utenti e liberando spazio nell’armadio senza sentirsi troppo in colpa.