Venezia 82: la musica italiana protagonista del fuori concorso
Alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia presentati, fuori concorso, i documentari musicali Nino - 18 giorni, Piero Pelù - Rumore dentro e Francesco De Gregori - Nevergreen
Ci stiamo avvicinando alla fine della 82esima Mostra del Cinema di Venezia e, mentre è già partito il toto-Leone, fuori concorso vengono presentati ben tre documentari dedicati ad altrettanti protagonisti della musica italiana. Stiamo parlando di Nino – 18 giorni diretto da Toni D’Angelo, Piero Pelù – Rumore dentro di Francesco Fei e Francesco De Gregori – Nevergreen di Stefano Pistolini. In attesa di poterli vedere in sala (dove arriveranno come eventi speciali), scopriamo qualcosa in più anche attraverso le parole dei loro protagonisti.
Nino – 18 giorni
Toni D’Angelo ha diretto un film documentario sul padre, l’iconico Nino D’Angelo, seguendolo in giro per l’Italia, durante le tappe del suo tour, ma riportandolo anche nei luoghi della sua infanzia: San Pietro a Patierno, il quartiere di Napoli in cui è cresciuto, e Casoria, paese alle porte di Napoli dove è diventato uomo, cantante e padre. Il pretesto per iniziare questo viaggio sono i 18 giorni in cui Nino era a Palermo: quando Toni nacque, Nino era lì, impegnato con la prima sceneggiata che lo rese noto. Un successo inaspettato, che si protrasse a lungo e che ritardò di 18 giorni la conoscenza fra padre e figlio. Oggi, a distanza di anni, Nino e Toni cercano di riappropriarsi di quel tempo perduto per riscoprirsi e ritrovarsi, l’uno nell’altro.
«Ho deciso di dirigere io questo film, per evitare che venisse fatto con superficialità, limitandosi agli anni’80» – sottolinea Toni.
«Negli anni’80 ho avuto un grande successo, ma il pregiudizio è stato per me la montagna più grande da superare, perché tutti vedevano il caschetto. Questo mi ha portato anche alla depressione, La verità della mia vita l’ho messa nelle canzoni, se fossero stati pià attenti ai miei testi ora mi conoscerebbero di più» – racconta Nino – «Anche in questo film c’è tanta verità, ho avuto modo di conoscere ancora meglio mio figlio e ho capito che purtroppo anche lui a vissuto il pregiudizio che c’era su di me».
Invece del suo rapporto con il cinema dice: «Ho amato tantissimo i film che ho fatto in passato e mi sarebbe piaciuto continuare, ma mi davano solo ruoli da ragazzino innamorato».
Nino – 18 giorni uscirà nella sale il 20 novembre per Nexo Studios.
Piero Pelù – Rumore dentro
Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, un improvviso shock acustico (causato da un errore tecnico nel cambio di cuffie) ha fatto svenire Piero Pelù, provocando un danno permanente al nervo acustico con il quale Piero combatte psicologicamente ancora oggi. L’incidente ha portato la cancellazione di un tour già programmato e il rischio di dover sospendere ogni attività artistica legata alla musica live di Pelù. Quanto successo rappresenta per l’artista un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, ricostruirsi, rigenerarsi e scrivere nuova musica.
Questo è il punto di partenza per questo documentario, di cui Pelù ha firmato soggetto e sceneggiatura, affidando poi la regia a Francesco Fei. Piero Pelù. Rumore dentro è un road movie e anche un viaggio spirituale, come spiega l’artista durante la conferenza.
«Io per natura non sono il tipo che si lascia andare, anche se nell’immediato ho avuto un periodo molto buio, superato attraverso la musica, pochi amici (ma importanti) e una brava dottoressa che mi hanno accompagnato in questo nuovo cammino da cui è scaturito l’album Deserti, che è diventato anche colonna sonora di questo documentario. Ho ricevuto tanti messaggi da persone che hanno il mio stesso problema, mi sono sentito meno solo e ho capito che poteva esserci la condivisione di questa mia esperenza attraverso un racconto che andasse al di là della scrittura di un album. Ho pensato subito a Francesco Fei, con cui avevo lavorato in passato per dei videoclip e infatti c’è stato subito feeling».
«Non volevamo realizzare il classico biopic, ma una storia reale. Per noi era fondamentale usare gli elementi cinematografici a disposizione, come la festa dei morti che è stato il nostro punto di partenza, anche per far emergere gli interessi e l’impegno sociale che ha sempre caratterizzato il suo percorso».
Piero Pelù – Rumore dentro sarà nelle sale il 10,11 e 12 novembre per Nexo Studios.
Francesco De Gregori – Nevergreen
Novembre 2024: Francesco De Gregori sceglie un piccolo teatro di Milano, l’Out-Off, per venti concerti in un mese, durante i quali proporre ogni sera, a un pubblico di circa duecento persone, una scaletta selezionata tra una settantina di brani che considera i meno conosciuti della sua produzione. Il tutto con la partecipazione di alcuni amici con cui condividere il suo palco per un concerto: Jovanotti, Zucchero, Ligabue, Malika Ayane, Elisa.
Il regista Stefano Pistolini sottolinea: «Non volevamo fare un film-concerto ed era utile riuscire a trovare un filo narrativo che non doveva essere per forza verbale.Il mese a teatro, tra backstage, camerini e concerti è diventata la narrazione».
Racconta Francesco De Gregori: «Mi sono reso conto che a miei concerti buona parte del pubblico viene per le hit, ma c’è anche chi vorrebbe ascoltare altro. E per compiacere loro, e anche me, che a volte amo di più canzoni meno note, ho puntato su quelle. Poi è stato bellissimo avere il pubblico vicino, in un ambiente più intimo, vedere le reazioni sul viso delle persone: è diverso rispetto a sentire solo l’applauso».
Francesco De Gregori – Nevergreen sarà al cinema dall’11 al 17 settembre, distribuito da Nexo Studios.
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