26/08/2023

Venezia 80: oltre la selezione ufficiale. Gli altri film della Mostra

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 26/08/2023 Aggiornato il 26/08/2023

Scopri insieme a noi il programma della Settimana internazionale della critica e delle Giornate degli Autori, che si terranno durante la 80esima Mostra del Cinema di Venezia

Venezia 80: gli altri film

Oltre alla selezione ufficiale c’è molto di più. E la Mostra del Cinema di Venezia ce lo conferma anche quest’anno.

Nel corso della sua 80esima edizione (che si terrà dal 30 agosto al 9 settembre), infatti, troveremo come sempre due storiche e preziosissime sezioni collaterali ovvero la Settimana internazionale della critica e delle Giornate degli Autori.

Le due sezioni sono ricche ancora una volta di piccoli gioielli provenienti dall’Italia e dal resto del mondo (e che speriamo escano presto anche nelle nostre sale). Vi sveliamo i titoli che saranno in concorso e non solo.

La 38sima edizione della Settimana internazionale della critica

La ricerca di nuovi talenti e uno sguardo sempre proiettato verso il futuro rappresentano come sempre l’anima della Settimana internazionale della critica, giunta alla sua 38esima edizione.

Nella selezione troviamo sette opere prime provenienti da tutto il mondo, oltre alle due di apertura e chiusura, a cui si aggiungono i cortometraggi di SIC@SIC. Ad impreziosire il tutto un evento speciale fortemente voluto dal SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici) ovvero il documentario Passione critica di Simone Isola, Franco Montini e Patrizia Pistagnesi (evento congiunto della Mostra del Cinema di Venezia con la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori) che racconta cinquant’anni di storia della critica italiana, anche nei suoi intrecci con gli autori.

Gli altri film fuori concorso sono quello di apertura ovvero God is a Woman di Andrés Peyrot e Vermin di Sébastien Vanicek, scelto per la chiusura.

Invece in concorso troviamo About Last Year di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova (unico titolo italiano); Hoard di Luna Carmoon; Life is not a Competition, but I’m Winning di Julia Fuhr Mann; Love is a Gun di Lee Hong-Chi; Malqueridas di Tana Gilbert; Sky Peals di Moin Hussain; The Vourdalak di Adrien Beau.

C’è poi la line-up di SIC@SIC che vede in concorso De l’amour perdu di Lorenzo Quagliozzi, Foto di gruppo di Tommaso Frangiti, It isn’t so di Fabrizio Paterniti Martello, La linea del sterminatore di Gabriele Biasi, Las memoria perdidas de los arboles di Antonio La Camera, Pinoquo di Federico Demattè e We Should All Be Futurist di Angela Norelli.

Fuori concorso il cortometraggio di apertura ovvero Incontro di notte di Liliana Cavani e quello di chiusura Tilipirche di Francesco Piras.

I primi vent’anni delle Giornate degli Autori

Le Giornate degli Autori festeggiano quest’anno la loro ventesima edizione, però con un alone di tristezza, perché è la prima senza il Presidente Andrea Purgatori e senza Citto Maselli, che la fondò nel 2004 insieme a Emidio Greco.

Un’edizione che è da considerarsi una sorta di “rito di passaggio”, ben rappresentato dall’immagine dell’anno, tratta dalla performance “Doposole” di Anna Franceschini, in cui il passato dialoga con il presente, il tempo viene interrogato alla ricerca di una identità.

Quest’anno le Giornate degli Autori presenterà dieci film in concorso, sette eventi speciali nella selezione ufficiale, otto titoli alle Notti Veneziane, una serata dedicata a Jean-Marc Vallée e al cinema del Québec, quattro Proiezioni Speciali in Sala Laguna alla Casa degli Autori. Quest’ultima ospiterà inoltre una serie di iniziative e dialoghi in accordo con Isola Edipo e con l’apporto delle associazioni degli autori, nonché una mostra di manifesti d’epoca ispirata al progetto 100+1: cento film e un Paese, l’Italia realizzato da Fabio Ferzetti con la collaborazione di Giuliana Gamba.

Partiamo dal concorso e dalla segnalazione del film d’apertura, che è l’opera prima del regista milanese Tommaso Santambrogio dal titolo Los oceanos son los verdaderos continentes. Gli altri titoli in competizione sono: Backstage di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane, Kanata No Uta (Following the Sound di Kyoshi Sugita, Melk (Milk) di Stephanie Kolk, Quitter la nuit (Through the Night) di Delphine Girard, Sidonie Au Japon (Sidonie in Japan) di Élise Girard, Sobrie Todo de Noche (Foremost by Night) di Victor Iriarte, To Kalokairi tis Karmen (The Summer with Carmen) di Zacharias Mavroeidis, Vampire Humaniste Cherche Suicidaire Consentant (Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person) di Ariane Louis-Seize, Wu Due Sue (Snow in Midsummer) di Chong Keat Aun.

Il film di chiusura, fuori concorso, è invece Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman, che vanta nel cast attori come Peter Sarsgaard, Billy Magnussen e Sarah Gadon.

Passiamo agli eventi speciali: ad aprirli sarà il film Aftab Mishavad (The Sun Will Rise) di Ayat Najafi. Vedremo poi This is how a Child becomes a Poet di Céline Sciamma, L’expérience Zola di Gianluca Matarrese, L’avamposto di Edoardo Morabito, 21 Days Until the End of the World di Teona Strugar Mitevska, Bye Bye Tibériade (Bye Bye Tiberias) di Lina Soualem, Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarcík.

Altre chicche delle Giornate degli Autori

Torna anche quest’anno alle Giornate degli Autori il progetto Miu Miu Women’s Tales che mette al centro il talento femminile. I cortometraggi che verranno presentati saranno Ojo dos vece boca (Eye Two Times Mounth) di Lila Avilés e Stane di Antoneta Alamat Kusijanović.

Invece i titoli di Notti Veneziane sono: Across di Irene Dorigotti, Anna di Marco Amenta, Casablanca di Adriano Valerio, Con la grazia di un Dio di Alessandro Roma, Frammenti di un percorso amoroso di Chloé Barreau, L’invenzione della neve di Vittorio Moroni, Le mie poesie non cambieranno il mondo di Annalena Benini e Francesco Piccolo, Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.

Altre proiezioni speciali che fanno parte del programma delle Giornate degli Autori sono Nina dei lupi di Antonio Pisu; C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée; Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi di Duccio Chiarini; Il popolo delle donne di Yuri Ancarani.