09/09/2022

Venezia 79: Margherita Mazzucco è santa Chiara

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 09/09/2022 Aggiornato il 09/09/2022

È stato presentato in concorso alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia Chiara, il nuovo film di Susanna Nicchiarelli che vede Margherita Mazzucco, la Lenù de L'amica geniale nei panni della santa

Chiara - Venezia 79

Dopo aver portato alla Mostra del Cinema di Venezia la storia della cantante Nico (in Nico, 1988) e quella di Eleanor Marx (in Miss Marx), Susanna Nicchiarelli torna al Lido (in concorso) per concludere quella che lei stessa ha definito una “trilogia involontaria” con Chiara.

Il film è incentrato sulla figura di Santa Chiara, che qui ha il volto e l’anima di Margherita Mazzucco, giovanissima attrice diventata famosa con il ruolo di Elena Greco nella serie tv L’amica geniale.

A interpretare San Francesco è un altro talento della nuova generazione ovvero Andrea Carpenzano. Nel cast anche Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e Luigi Lo Cascio.

Un film per conoscere meglio Chiara

Siamo ad Assisi, nel 1211. Chiara ha diciotto anni e una notte decide di scappare di casa per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Susanna Nicchiarelli, con il suo stile unico, riesce a proiettarci nella vita di una figura fondamentale del cattolicesimo (e non solo). Amica e collaboratrice di Francesco e fondatrice dell’ordine delle Clarisse, fu canonizzata come santa Chiara nel 1255 da Alessandro IV nella cattedrale di Anagni. Invece 17 febbraio 1958 fu dichiarata da Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni.

Però la regista, che si è valsa per questo film della preziosa consulenza di Chiara Frugoni (storica del Medioevo, scomparsa il 10 aprile scorso), ha voluto raccontarla da un punto di vista meno tradizionale, mettendo in luce il suo essere ragazza con un sogno di libertà.

La parola ai protagonisti

«Trovo il messaggio di Chiara estremamente contemporaneo, nella sua critica alla società dove dominano le ingiustizie e le differenza tra chi ha tutto e chi niente. Chiara e Francesco si mettono dalla parte degli ultimi e scelgono la povertà, dov non ci sono gerarchie di potere. Sicuramente l’immagine di Chiara diventa femminista, perché lei voleva fare le stesse cose di Francesco e non glielo permettevano» – spiega Susanna Nicchiarelli durante la conferenza stampa – «Ho lavorato sul linguaggio ricostruendo un italiano francescano di quel tempo e ho inserito anche delle canzoni in francese perché era la lingua e la cultura che Francesco amava (da qui il suo nome. Diciamo che ho inserito degli elementi da musical ispirandomi a opere come Jesus Christ Superstar e Hair».

«Non conoscevo bene santa Chiara, mentre di san Francesco sapevo ciò che ho studiato sui libri di scuola» – ammette Margherita Mazzucco – «Però quando ho letto la sceneggiatura l’ho divorata. La cosa che mi è piaciuta dio più di lei è il fatto che non voleva diventare santa, ma solo spogliarsi letteralmente della nobiltà e dei suoi possedimenti per stare con i poveri. Rimane anche sorpresa e spaventata da ciò che le succede intorno, dai miracoli che accadono».

«Io ho conosciuto Francesco perché me l’ha raccontato Susanna e mi sono reso conto che ciclicamente nella storia ci sono personalità come la sua ovvero di giovani che vogliono fare una sorta di rivoluzione» – dice invece Andrea Carpenzano.