19/08/2019

Venezia 76, film in concorso, madrina e giurie della kermesse più attesa

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 19/08/2019 Aggiornato il 19/08/2019

Da Joker a J'Accuse, passando per Ad Astra e Martin Eden. Ecco tutti i film che animeranno il concorso (e non solo) della 76esima Mostra del Cinema di Venezia

mostra cinema venezia 2019

È stata presentato il programma ufficiale della 76esima Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre. E possiamo dire che anche stavolta la kermesse, sotto la direzione di Alberto Barbera, saprà stupirci con effetti speciali. Tra il concorso e il fuori concorso, infatti, non mancano titoli pronti a far brillare gli occhi dei cinefili, persino dei meno appassionati. C’è poi, come da tradizione, attenzione al cinema d’autore proveniente da tutto il mondo e che tratta tematiche attuali. Viene dato largo spazio, per esempio, alle questioni femminili, oltre che a diverse registe donne (a dispetto di chi lo scorso anno polemizzava a tal proposito).

La sperimentazione e l’apertura ai nuovi linguaggi visivi rimane un must per Venezia, come quella al mondo delle serie tv. E le star in arrivo si prospettano numerose.

La madrina e le giurie

Dopo due anni si torna ad avere una madrina al posto del padrino. La prescelta è l’attrice Alessandra Mastronardi, che condurrà sia la cerimonia di apertura che quella di chiusura.
Una donna anche a presiedere la giuria del Concorso principale: si tratta della regista argentina Lucrecia Martel. Insieme a lei troveremo Piers Handling (storico e critico), Jennifer Kent (regista), Stacy Martin (attrice), Rodrigo Prieto (direttore della fotografia), Tsukamoto Shinya (regista) e Paolo Virzì (regista).
La sezione Orizzonti ha invece una giuria presieduta dalla regista italiana Susanna Nicchiarelli, che avrà al suo fianco Mark Adams (direttore artistico), Rachid Bouchareb (regista), Mary Harron (regista) ed Eva Sangiorgi (direttore artistico).
Invece il celebre regista Emir Kusturica è presidente della giuria del Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, di cui fanno parte anche Antonietta De Lillo (regista), Hend Sabry (attrice), Michael J. Werner (produttore) e un componente ancora da annunciare.
C’è poi la sezione Venice Virtual Reality con la giuria presieduta da Laurie Anderson (compositrice, artista, regista), Francesco Carrozzini (fotografo) e Alysha Naples (designer).
La regista Costanza Quatriglio è invece la presidente della giuria di Venezia Classici.

I film di apertura e chiusura

Ad aprire le danze, anzi le visioni, sarà La vérité (The Truth) di Kore-eda Hirokazu con Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke. “I film racconta una piccola storia di famiglia che si sviluppa principalmente in una casa. È all’interno di questo piccolo universo che ho provato a far vivere i miei personaggi con le loro menzogne, orgogli, rimpianti, tristezze, gioie e riconciliazioni” – racconta il regista, che sarà in Concorso.
Fuori concorso è invece il film di chiusura The Burnt Orange Heresy diretto dal regista italiano Giuseppe Capotondi. Si tratta di un thriller neo-noir che vede scontrarsi il mondo dell’arte con quello della malavita. Nel cast Claes Bang, Elizabeth Debicki, Donald Sutherland e Mick Jagger.

Il Concorso di Venezia 76

È sorprendente e ardito il Concorso di Venezia 76. Non ci si aspettava, infatti, di vedere collocato qui l’attesissimo Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Robert De Niro. E non è l’unico potenziale blockbuster: c’è infatti Ad Astra con Brad Pitt o Marriage Story con Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern.
Presenze illustri: The Laundromat di Steven Soderbergh (con Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas) e J’Accuse di Roman Polanski (con Jean Dujardin, Louis Garrel ed Emmanuelle Seigner).
Tornano al Lido i registi Olivier Assayas con Wasp Network (nel cast Penélope Cruz e Gael García Bernal) e Roy Andersson con About Endlessness.
Atom Egoyan presenterà Guest of Honour e Pablo Larrain il film Ema.
Tre i film italiani in concorso: Martin Eden di Pietro Marcello (con Luca Marinelli), La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco e Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone.
Completano la selezione: The Painted Bird di Vaclav Marhoul, Babyteeth di Shannon Murphy, No.7 Cherry Lane di Yonfan, A Herdade di Tiago Guedes, Gloria Mundi di Robert Guediguian, The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour, Saturday Fiction di Lou Ye (con Gong Li) e Waiting For The Barbarians di Ciro Guerra (con Mark Rylance, Johnny Depp e Robert Pattinson).

Gli italiani Fuori Concorso

Oltre al film di chiusura, ci sono altri titoli Fuori Concorso che portano la firma di registi italiani: si tratta di Vivere di Francesca Archibugi (con Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini, Massimo Ghini e Marcello Fonte) e Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores (con Claudio Santamaria, Valeria Golino e Diego Abatantuono). A quest’ultimi si aggiungono i documentari Il pianeta in mare di Andrea Segre, Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi, I diari di Angela – Noi due cineasti. Capitolo secondo di Angela Ricchi Lucchi e Yervant Gianikian. E non è finita qui, perché come sempre viene dato spazio alle serie tv italiane dal respiro internazionale: vedremo così in anteprima delle chicche targate Sky, ovvero due episodi di The New Pope di Paolo Sorrentino (con Jude Law e John Malkovich) e altrettanti di Zerozerozero di Stefano Sollima (con nel cast Gabriel Byrne).

Le altre sorprese del Fuori Concorso

Sul fronte internazionale troviamo Seberg di Benedict Andrews (con Kristen Stewart e Vince Vaughn), The King di David Michôd (con Timothée Chalamet, Joel Edgerton, Lily-Rose Depp e Robert Pattinson), Adults In The Room di Costa-Gavras e Mosul di Matthew Michael Carahan. Tra i documentari Woman di Yann Arthus-Bertrand e Anastasia Mikova, Citizen K di Alex Gibney, The Kingmaker di Lauren Greenfield, State Funeral di Sergei Loznitsa, Colectiv di Alexander Nanau e 45 Seconds Of Laughter di Tim Robbins. A questi si aggiunge il documentario concerto Roger Waters Us + Them di Sean Evans e Roger Waters.
Da segnalare le proiezioni speciali di No One Left Behind di Guillermo Arriaga, Electric Swan di Konstantina Kotzamani e di Irréversible – Inversion Intégrale di Gaspar Noé, film del 2002 con Monica Bellucci e Vincent Cassel (che all’epoca fece discutere per le scene di sesso e violenza) qui in versione integrale.
Inoltre quest’anno si celebra il 20° anniversario della scomparsa di Stanley Kubrick e della presentazione del suo ultimo film alla Mostra del Cinema di Venezia: rivedremo quindi il titolo in questione, ovvero Eyes Wide Shut oltre a Never Just A Dream: Stanley Kubrick And Eyes Wide Shut di Matt Wells.

Un’occhiata alle altre sezioni

Venezia 76 si arricchisce di altre sezioni, altrettanto interessanti. Una di queste è Orizzonti (divisa tra corti e lungometraggi), dedicata ai registi ai loro primi film, che sarà aperta da Pelican Blood di Katrin Gebbe con protagonista Nina Hoss. Tra i titoli da segnalare anche Nevia di Nunzia De Stefano (ex di Matteo Garrone, che compare come produttore del film), con Virginia Apicella e Pietra Montecorvino.
Invece nella sezione Sconfini verrà presentato Effetto Domino, il nuovo film di Alessandro Rossetto, ma anche il documentario Chiara Ferragni – Unposted di Elisa Amoruso.
Confermata anche quest’anno il concorso Venice Virtual Reality dedicato alle opere interattive, a cui si associa anche un fuori concorso con il meglio dei titoli presentati in altri festival, tra cui troviamo To The Moon firmato da Laurie Anderson e Huang Hsin-Chien.
Non dimentichiamoci poi di Biennale College, che vuole promuovere i nuovi talenti o di Venezia Classici con una serie di film storici restaurati.
Insomma, chi sarà presente al Lido in quei giorni si dovrà preparare a un menù cinematografico molto ricco.