29/08/2018

Venezia 75, Sulla mia pelle: Alessandro Borghi racconta Stefano Cucchi

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 29/08/2018 Aggiornato il 04/09/2018

È stato presentato alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia Sulla mia pelle, film incentrato sul caso di Stefano Cucchi, interpretato da Alessandro Borghi

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La 75esima Mostra del Cinema di Venezia si apre toccando quella che per gli italiani è, ancora oggi, una ferita aperta. Lo fa però in maniera delicata, raccontando i fatti senza alcun tipo di spettacolarizzazione e nella sua obiettività.

Stiamo parlando del caso di Stefano Cucchi e del film che lo racconta, ovvero Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, con protagonista un bravissimo Alessandro Borghi.

Il caso Cucchi

Stefano Cucchi era un ragazzo romano che, nel 2009, venne arrestato per detenzione e spaccio di droga. Dichiaratosi innocente per il secondo reato di cui fu incriminato, venne messo sotto custodia cautelare in attesa di processo. Arrivato in carcere con il corpo pieno di ematomi, non presenti al momento dell’arresto e probabilmente dovuti a brutali percosse, vide le sue condizioni di salute peggiorare fino al decesso avvenuto 7 giorni dopo, il 22 ottobre 2009. Al momento della sua morte, il giovane pesava solo 37 kg. Questo caso di cronaca nera si è poi trasformato in un caso giudiziario che ha coinvolto alcuni carabinieri e agenti di polizia penitenziaria, oltre alcuni medici del carcere Regina Coeli. In prima fila nella battaglia per scoprire cosa sia realmente successo i genitori di Stefano, ma soprattutto sua sorella Ilaria.

Il racconto cinematografico

“Con Lisa (Nur Sultan), che ha scritto con me la sceneggiatura, abbiamo studiato migliaia di pagine di verbali per capire cosa fosse realmente successo. Il nostro obiettivo era poi quello di trasformare dei documenti freddi di carta in carne” – spiega Alessio Cremonini, regista di Sulla mia pelle (Gli ultimi sette giorni di Stefano Cucchi) – “Il film non è un’aula di giustizia, sono i magistrati che devono dare la loro sentenza”.
Gli fa eco Alessandro Borghi, straordinario nei panni non facili di Stefano Cucchi – “Tutto quello che viene raccontato sono cose dette e spiegate da testimoni”. E continua: “Io da cittadino avevo seguito tutta la vicenda, che mi aveva coinvolto emotivamente. Quindi, quando mi è stato proposto di portarlo al cinema, sono stato preso da una sana paura perché sentivo la responsabilità”. E sulla sua trasformazione fisica dice: “Sono stato fortunato perché poco prima di iniziare le riprese avevo girato un film con Matteo Rovere in cui il mio personaggio se ne doveva stare da solo in mezzo al bosco, quindi ha richiesto un certo allenamento e mi ha permesso di perdere già 8-9 kg. In seguito sono stato seguito da una nutrizionista e il percorso non è stato facile, soprattutto nell’ultima fase in cui sono arrivato a 64 kg e mezzo. In totale ho perso 18 kg”.
Al fianco di Alessandro, nei panni della sorella Ilaria, c’è Jasmine Trinca: “È stato difficile cercare di rappresentare il vissuto di Ilaria, quello che porta dentro, rintracciare la vita privata e il suo rapporto con il fratello, un ragazzo che ha spesso inciampato e con cui è stata a volte dura. Però nella sua durezza c’era tanto amore”.
Da segnalare, nei ruoli dei genitori di Stefano Cucchi, Max Tortora e Milva Marigliano.
Il film uscirà al cinema e su Netflix il prossimo 12 settembre.

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