24/12/2020

Serie tv: Bridgerton, in cerca di un marito in epoca Regency

Veronica Colella Pubblicato il 24/12/2020 Aggiornato il 24/12/2020

Liberamente ispirata alle atmosfere del XIX secolo, Bridgerton è la serie romance che non sapevate di volere. In arrivo su Netflix dal 25 dicembre, è prodotta da Shonda Rimes e tratta dai romanzi di Julia Quinn

Bridgerton

A salvare il Natale ci prova Netflix, con un period drama a metà tra Gossip Girl e Orgoglio e Pregiudizio in arrivo proprio il 25 dicembre. Ambientato nel pieno del vivace periodo della Reggenza, che precede la più austera età vittoriana, Bridgerton segue le vicende di otto debuttanti nell’alta società inglese.

La feroce competizione che accompagna la stagione mondana non è l’unico ostacolo che le separa da un buon partito. C’è anche il rischio di essere prese di mira dalla misteriosa Lady Whistledown, autrice di una rubrica di pettegolezzo che mette a nudo i segreti più imbarazzanti dell’aristocrazia.

Una premessa ideale per una serie leggera, divertente e sexy che punta a svecchiare il repertorio delle serie in costume con un cast inclusivo e una colonna sonora moderna alla Marie Antoinette (2006). Il progetto segna la prima collaborazione tra Netflix e Shondaland, casa di produzione fondata dalla creatrice di Grey’s Anatomy: in veste di showrunner troviamo Chris Van Dusen, già sceneggiatore di Private Practice e Scandal.

Tutto nasce da un imbroglio

Nella Londra del 1813, lo scapolo più ambito è senza dubbio il giovane Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, Duca di Hastings (Regé-Jean Page). Peccato che non abbia alcuna intenzione di sistemarsi, nonostante venga corteggiato insistentemente dalle madri di tutte le fanciulle in età da marito. Un matrimonio di convenienza non risulta particolarmente appetibile neppure agli occhi di Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor), sorella minore delll’amico di Simon, Anthony, che preferirebbe di gran lunga sposarsi per amore. Eppure, il rischio di rimanere zitella è sempre più concreto… soprattutto dal momento che Lady Whistledown l’ha definita una scelta inadeguata. La soluzione ai guai di entrambi è piuttosto semplice: fingere un fidanzamento che li liberi dalle attenzioni indesiderate di pretendenti di serie B e assillanti nobildonne. Per risultare convincenti dovranno mettere da parte la reciproca antipatia, un compito che si rivelerà sempre meno difficile.

Gli altri personaggi

La storia d’amore (fasulla?) tra Daphne e Simon è naturalmente in primo piano, ma si tratta di una narrazione corale. Nel corso degli otto episodi di questa prima stagione avremo tempo di affezionarci anche ad altre due sorelle Bridgerton, Hyacinth e Eloise (Florence Hunt e Claudia Jessie), alla sgargiante lady Featherington (Polly Walker) con le sue tre figlie e la sua protetta, Marina (Ruby Barker), e soprattutto ai commenti taglienti di Lady Whistledown, voce narrante interpretata in lingua originale dalla straordinaria Julie Andrews. La serie è ispirata ai bestseller di Julia Quinn, regina del romance pubblicata in italiano da Mondadori. Le edizioni più vecchie sono in via di sostituzione con una veste grafica aggiornata: sono tornati da poco in libreria i primi tre volumi della saga di Bridgerton, Il duca e io, Il visconte che mi amava e La proposta di un gentiluomo.

Costumi da sogno

Un altro motivo per dare una chance a Bridgerton? I bellissimi costumi di Ellen Mirojnick, che ha voluto reinterpretare lo spirito dell’epoca in chiave moderna. Le sue fonti di ispirazione sono Dior e Chanel, con palette dai colori intensi e sovrapposizioni di stoffe per richiamare gli elementi più audaci della moda Regency, che faceva ancora largo uso delle trasparenze. Un effetto allusivo che Mirojnick ha cercato di restituire utilizzando le collane per accentuare il décolletage e lasciando perdere cappelli e cappellini in favore di tiare e gioielli. A ogni personaggio è stato riservato un guardaroba personalizzato – comprensivo di scarpe, accessori e biancheria, per un totale di 7.500 costumi di scena – accentuando il contrasto tra famiglie appartenenti all’antica noblità e parvenu attraverso l’uso dei colori, raffinati per le Bridgerton e squillanti per le Featherington.