13/03/2023

Oscar 2023: il trionfo di Everything Everywhere All at Once

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 13/03/2023 Aggiornato il 13/03/2023

Everything Everywhere All at Once batte tutti agli Oscar® e si porta a casa ben sette statuette, tra cui quella per il Miglior Film e la Miglior Regia. Premiate anche le attrici Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis Mentre il premio al miglior attore è andato a Brendan Fraser per The Whale. Nessun premio per gli italiani in gara

Oscar 2023 vincitori

La 95esima edizione dei premi Oscar® sarà ricordata come la meno scontata degli ultimi anni, dato che ha visto trionfare (con ben 7 statuette) un film come Everything Everywhere All at Once di Daniel Kwan e Daniel Scheinert che, nonostante partisse dal maggior numero di candidature (11), si scontrava con altri titoli favoritissimi come Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh, Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger e The Fabelsman di Steven Spielberg.

Purtroppo non c’è stato nulla da fare per gli italiani ovvero Alice Rohrwacher, che con il suo Le pupille era candidata come Miglior cortometraggio e Aldo Signoretti, in nomination con Jason Baird come Miglior trucco e acconciatura per Elvis.

Com’è stato lo show? Ci ha stranito il champagne carpet, che ha sostituito il tradizionale red, ma che ha comunque reso giustizia alle star che l’hanno calcato con i loro abiti da sogno (avete notato anche voi una elegante sobrietà?). A condurre il pre-show sono state delle bravissime Vanessa Hudgens, Ashley Graham e Lilly Singh, che poi hanno passato il testimone a Jimmy Kimmel, alla sua terza volta come presentatore degli Academy Awards. La cerimonia in sé è stata un po’ piatta, ma per fortuna ci hanno pensato la commozione e le parole dei premiati a dare una scossa emotiva.

I 7 Oscar® a Everything Everywhere All at Once

Everything Everywhere All at Once ha fatto incetta dei premi maggiori, a partire da quelli per il Miglior Film e il Miglior regista (andato a Daniel Kwan). Michelle Yeoh si è guadagnata l’Oscar® come Miglior attrice protagonista e Jamie Lee Curtis quello come Miglior attrice non protagonista: entrambe, nonostante gli anni di carriera alle spalle, non erano mai state premiate prima dall’Academy. Questo è stato il meritato riconoscimento per attrici diventate famose grazie a film di genere (tra arti marziali e horror) e forse proprio per questo non tenute in considerazione tanto quanto altre loro colleghe (come per esempio Cate Blanchett, che probabilmente era convinta di portarsi a casa la sua terza statuetta). Jamie Lee Curtis, sul palco quasi incredula, ha dedicato il suo Oscar® anche ai genitori, i celebri attori Tony Curtis e Janet Leigh. Invece Michelle Yeoh ha invitato a non smettere mai di credere nei propri sogni.

Lo stesso invito è stato lanciato dal loro collega Ke Huy Quan, che ha vinto come Miglior attore non protagonista: anche per lui una grande rivincita dopo anni di gavetta.

Everything Everywhere All at Once ha inoltre vinto nelle categorie Migliore sceneggiatura originale (andato a Daniel Kwan) e al Miglior montaggio (a Paul Rogers).

Ricordiamo la trama del film: protagonista è Evelyn Wang, che gestisce una piccola lavanderia a gettoni e ha una vita privata che non è al massimo. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.

Il film, già disponibile su alcune piattaforme streaming, tornerà anche in sala.

La rinascita di Brendan Fraser

Non si può poi fare a meno di essere felici per l’Oscar® a Brendan Fraser come Miglior attore protagonista per The Whale, film di Darren Aronofsky premiato anche per il Miglior trucco e acconciatura (riconoscimento andato a Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley). L’attore qui interpreta Charlie, un un professore universitario che è arrivato a pesare 250 kg e quindi vive ormai recluso in casa, tenendo le sue lezioni solo online con la telecamera spenta. Con il peggioramento delle sue condizioni di salute, cercherà di recuperare il rapporto con la figlia adolescente che non vede da anni. Un ruolo per nulla semplice sia a livello emotivo che fisico (ha dovuto indossare una protesi di 272 chilogrammi), che ha messo in luce il suo grande talento. Un talento che purtroppo in molti avevano dimenticato, dato che Brendan si era in parte allontanato dalle scene per una serie di traversie personali. Ora però è tornato e speriamo che ci siano tanti altri progetti per lui.

Gli altri premi

A chi sono andati gli altri Oscar®? Sarah Polley ha vinto nella categoria Miglior sceneggiatura originale per il suo Women Talking – Il diritto di scegliere. Invece Niente di nuovo sul fronte occidentale del regista tedesco Edward Berger è stato proclamato Miglior film internazionale e si è portato a casa anche gli Oscar® come Miglior scenografia (Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper) e Miglior fotografia (James Friend) e Miglior colonna sonora originale (firmata da Volker Bertelmann)

Miglior film d’animazione è Pinocchio di Guillermo del Toro (di Guillermo del Toro e Mark Gustafson); Miglior documentario è Navalny (di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris); Miglior cortometraggio documentario Raghu, il piccolo elefante (di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga); Miglior cortometraggio An Irish Goodbye (di Tom Berkely e Ross White); Miglior cortometraggio d’animazione Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (di Charlie Mackesy e Matthew Freud).

I Migliori costumi sono quelli di Black Panther: Wakanda Forever (firmati da Ruth E. Carter), i Migliori effetti speciali quelli di Avatar – La via dell’acqua (Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett) e il Miglior sonoro quello di Top Gun: Maverick (Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor).

Miglior canzone originale è Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) del film RRR.