09/01/2020

Le Piccole donne da Oscar di Greta Gerwig al cinema anche in Italia

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 09/01/2020 Aggiornato il 09/01/2020

Le tanto osannate Piccole donne di Greta Gerwig arrivano finalmente anche nelle sale italiane con un dream team di interpreti - Saoirse Ronan, Emma Watson, Laura Dern, Meryl Streep, Timothée Chalamet - che non vi deluderanno

piccole donne  - gerwig

Ci siamo: il nuovo Piccole donne arriva nelle sale italiane (dal 9 gennaio, distribuito da Warner Bros), forte del successo ottenuto negli Stati Uniti. Il pubblico pare abbia amato tantissimo il film e lo stesso gli addetti ai lavori, quindi possiamo dire che la settima trasposizione del celebre romanzo di Louisa May Alcott (datato 1868-1869), firmata da Greta Gerwig, non ha deluso le attese.

Non a caso ha ottenuto due nomination agli ultimi Golden Globe e cinque ai Bafta (la cui cerimonia si terrà il prossimo 2 febbraio) e ora si dà per scontato che arriveranno anche quelle ai tanto ambiti Oscar.

Per scoprire se la previsione è corretta bisognerà aspettare fino al 13 gennaio, ma intanto vi diamo qualche buon motivo in più per andare al cinema a vedere Piccole donne.

Un “dream team” dietro e davanti la macchina da presa

Dopo il successo di Lady Bird, Greta Gerwig ha deciso di rimettersi dietro la macchina da presa per immergersi nel mondo delle sorelle March che, dopo la fine della guerra di successione, si trovano ad affrontare varie difficoltà economiche e personali. Un classico con cui non era facile confrontarsi e forse anche per questo ha deciso di tornare a lavorare con due attori che sono una vera garanzia, come Saoirse Ronan e Timothée Chalamet, che interpretano due ruoli chiave come quelli di Jo e del suo migliore amico Laurie. C’è poi Emma Watson nei panni della primogenita Meg. Le sorelle minori Amy e Beth hanno invece i volti di Florence Pugh ed Eliza Scanlen. Laura Dern è la madre Marmee, mentre zia March è interpretata da Meryl Streep. Inutile dire che una squadra così ben composta non può che essere vincente.

Un film (e un romanzo) femminista

Poteva una come Greta Gerwig, con la sua spiccata intelligenza e sensibilità volta al contemporaneo, regalarci una versione didascalica e banale di Piccole donne? Assolutamente no! E infatti questo non si limita ad essere un film al femminile, ma è un vero e proprio manifesto femminista che trasuda girl power. Molti hanno sottolineato la scelta dell’attrice-regista di dare una sua interpretazione ad alcuni passaggi del romanzo, anche se in realtà lei pare proprio sia riuscita a rendere piena giustizia a Louisa May Alcott e alla sua personalità anticonvenzionale (soprattutto per l’epoca). L’autrice, infatti, credeva fortemente nell’emancipazione femminile, nella società come nel privato, tanto che a differenza delle altre donne non vedeva il matrimonio come obiettivo primario della sua esistenza. Un aspetto che la accomuna fortemente con Jo, secondogenita della famiglia March, considerata dai più il suo alter ego letterario.

Qualche curiosità

Le riprese di Piccole donne sono iniziate il 5 ottobre 2018 e terminate il 15 dicembre dello stesso anno. Si è partiti da Boston, per poi spostarsi in altre località del Massachusetts come Concord, dove si trova la Orchard House ovvero il luogo dove Louisa May Alcott ha vissuto e scritto il romanzo. Qui la regista ha voluto girare le scene ambientate nella casa delle sorelle March. Greta Gerwig (come era già successo durante la lavorazione di Lady Bird) ha vietato agli attori e la troupe di portare cellulari sul set. D’altra parte per avere il massimo risultato è necessaria la massima concentrazione.