25/10/2023

Festa del Cinema di Roma 2023: Volare, il debutto alla regia di Margherita Buy

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 25/10/2023 Aggiornato il 25/10/2023

L'attrice Margherita Buy debutta alla regia con Volare, una commedia nata da spunti autobiografici, che è stata presentata alla 18sima Festa del Cinema di Roma

ROMA VOLARE BUY

Alla 18esima Festa del Cinema di Roma (nella sezione Grand Public) è stato presentato Volare, che segna il debutto alla regia di un’attrice italiana raffinata e amatissima ovvero Margherita Buy.

Nato da spunti autobiografici, il film è stato scritto da Margherita Buy insieme a Doriana Leondeff e Antonio Leotti.

Nel cast, oltre alla stessa regista, troviamo Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Axen, Caterina De Angelis, Francesco Colella, Roberto De Francesco, Maurizio Donadoni, Pietro Ragusa, Massimo De Francovich, Vanessa Compagnucci, Oscar Matteo Giuggioli, Alice Ferri, Eros Galbiati, Ahmed Hafiene, Giada Colucci, Bruno Ricci, Ilaria Martinelli, Maurizio Pepe. E si segnala anche l’amichevole partecipazione di Elena Sofia Ricci.

Quando vedremo Volare nelle sale? Nel 2024, grazie alla distribuzione di Fandango.

La trama

AnnaBì è un’attrice di talento che potrebbe avere una carriera di successo anche a livello internazionale, ma c’è una cosa che la blocca: la paura di volare.

Anche l’occasione della sua vita, ovvero recitare in un film diretto dal regista coreano del momento, si sgretola proprio per questo motivo. E in compenso si ritrova a interpretare la quinta stagione di una popolare e un po’ insulsa serie tv.

Ad un certo punto arriva la notizia che la sua amata figlia è stata accettata da una prestigiosa università americana, sulle coste del Pacifico. Quindi che fare? Dovrà rinunciarla ad accompagnarla o di andare a trovarla?

Quel che non ha potuto la carriera, può l’ansia di perdere la figlia e così AnnaBì si iscrive a un corso della compagnia di bandiera, pensato proprio per chi ha paura di volare, tenuto da un comandante con quindicimila ore di volo insieme a una psicologa specializzata. E a seguirlo trova una sorta di caravanserraglio umano molto variegato: dal dentista che vuole ritrovare il suo grande amore in Messico, alla giovane che vorrebbe rivedere i suoi amati cani che sono in Australia, dal critico acido e supponente, all’ agricoltore rozzo e ricco che vuole conoscere il mondo.

La parola a Margherita Buy

«Questa cosa che ora possiamo chiamare film è nata da una mia esperienza bellissima, quando sono andata a fare un corso per vincere la paura dell’aereo, dopo una vita passata a non viaggiare. Mi sono ritrovata insieme a dei miei simili e, anche se per un breve periodo, è stato bello condividere questa paura che tenevo un po’ nascosta per non essere considerata diversa dagli altri» – spiega Margherita Buy durante la conferenza stampa – «Ho parlato di questa cosa con un po’ di persone che mi hanno suggerito l’idea di scriverne e l’ho sentita talmente mia che ho deciso di buttarmi, fare un salto nel vuoto e mettermi dietro la macchina da presa». E ammette: «Dirigere è stata la cosa più divertente che ho fatto nella vita».

Come commenta il fatto che a questa Festa del Cinema ci siano tanti debutti alla regia di attrici? «È un bellissimo caso e mi piace che ci sia anche della competizione sana. Abbiamo fatto dei film e ci siamo esposte, questa è una dimensione che mi piace».

Poi continua a parlare di Volare: «È da tanto che faccio, da attrice, film più o meno drammatici, ma la commedia mi piace molto perché ha la capacità di mettere insieme tanti generi. Anche in questa storia, per esempio, ci sono dei momento meno divertenti. La commedia è il mezzo che mi appartiene».
E del cast, di cui fa parte anche la figlia Caterina De Angelis: «Ho avuto la fortuna di lavorare con gli attori che volevo e sono stati stupendi. Li ho coinvolti tempo prima e sono stati tutti bravissimi, mi hanno contagiato con il loro entusiamo e la voglia di migliorare i loro personaggi. Per quanto riguarda Caterina è stato per me naturale volere lei nel ruolo di mia figlia, perchè quello sguardo che lei ha nei miei confronti (di amore ma anche di tante altre cose) non avrei potuto trovarlo negli occhi di nessun’altra».