22/10/2023

Festa del cinema di Roma 2023: la seconda volta di Ginevra Elkann

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 22/10/2023 Aggiornato il 22/10/2023

Te l'avevo detto è il secondo film da regista di Ginevra Elkann, presentato alla 18esima Festa del Cinema di Roma. Nel cast Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino e Alba Rohrwacher

Te l'avevo detto

Ha scelto la 18esima Festa del Cinema di Roma per presentare il suo nuovo film anche Ginevra Elkann. Dopo l’acclamato Magari, la regista e produttrice (figlia di Margherita Agnelli e di Alain Elkann), è tornata per la seconda volta dietro la macchina da presa per realizzare Te l’avevo detto, che lei stessa ha scritto insieme a Chiara Barzini e Ilaria Bernardini.

Precedentemente il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival.

Nel cast Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Andrea Rossi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Marisa Borini e Sofia Panizzi.

Spalle al muro

Siamo a Roma, in un weekend di gennaio. Un’anomala ondata di caldo si impossessa della città. Nell’arco di due giorni i nostri protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite: abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce.

La parola a regista e protagoniste

«Te l’avevo detto è stato pensato durante un’estate di grandissimo caldo, in cui mi è venuta l’ansia pensando a come sarebbe stato se una situazione del genere fosse costante. Ho parlato con Ilaria e Chiara e abbiamo iniziato a lavorare a questo film, scritto durante la pandemia con grandissime sedute psicanalitiche su Zoom. Così abbiamo costruito i vari personaggi che, come noi, ardevano per queste ansie e desideravano placarle» – spiega Ginevra Elkann durante la conferenza stampa.

I rapporti delle attrici con i loro personaggi? «Mi son rapportata all’ansia di Gianna in maniera semplice, perché io stessa sono sempre ansiosa. Mi sono sentita sullo stesso piano, anche se forse le mie ansie non si trasformano in psicosi come le sue» – dice Valeria Bruni Tedeschi.

«Io mi sono dovuta confrontare con un personaggio (Pupa) apparentemente distante da me, che mi ha portato ad avvicinarmi ai miei stessi pregiudizi verso un certo tipo di persone e comportamenti. Però alla fine ho scoperto che ciò che pensavo distante non lo era così tanto» – svela Valeria Golino – «Mi è bastato spostare la mia stessa voglia di sedurre e la paura di invecchiare, il mio punto di vista. È stata una ricerca interessante».

Anche Alba Rohrwacher ha fatto un lavoro simile per interpretare Caterina: «Lei sembra lontanissima da me (anche perché ha problemi con l’alcol), però starle vicino mi ha permesso di intercettare quella sua tensione verso qualcosa, sapevo dove andare a cercare. Provo una grandissima tenerezza per lei. Credo che ognuno di questi personaggi si meriterebbe dei film tutti per loro».