30/04/2022

Downton Abbey torna al cinema

Veronica Colella Pubblicato il 30/04/2022 Aggiornato il 30/04/2022

In Downton Abbey II: Una nuova era parte della famiglia va in gita in Francia, mentre la tenuta diventa il set di un film dentro al film

Downton Abbey - Una nuova era

Tutte le cose belle prima o poi finiscono. Eccetto per Julian Fellowes, a cui nemmeno la pandemia ha impedito di riprendere il filo della sua saga più famosa. Rigorosamente al cinema, andando controcorrente rispetto alla moda del lancio contemporaneo in sala e in streaming.

Diretto da Simon Curtis di Marilyn (2011), Downton Abbey II: Una nuova era promette di svecchiare leggermente la formula originale grazie a un imprevisto viaggio nel Sud della Francia, sulle tracce del misterioso passato di Lady Violet (Maggie Smith).

La nuova era inaugurata da questo secondo film è quella di Mary (Michelle Dockery), nuova padrona di casa ora che la salute della matriarca è diventata ancora più precaria.

E quale modo migliore di portare Downton nella modernità se non accogliendo un nostalgico regista e la sua troupe tra le mura della tenuta, nonostante le veementi proteste del conte di Grantham?

Dove eravamo rimasti

Nel primo film il conte e la contessa hanno avuto il privilegio di ospitare i sovrani durante la loro visita nello Yorkshire, informazione giunta a Downton con il minimo preavviso. Organizzare pranzo, cena e parata per le Loro Maestà è un privilegio costoso e a dir poco impegnativo, tanto più che i membri dell’entourage reale si dimostrano altezzosi e arroganti. E alcuni di loro hanno anche le mani lunghe, come la sarta della regina.

Durante la visita le tensioni tra la servitù sono palesi, ma anche ai piani alti non si scherza. Caso vuole che la dama di compagnia della regina, Lady Maud Bagshaw (Imelda Staunton), sia una cugina di Lady Violet con cui è ancora aperta una disputa per l’eredità. La cugina Maud desidera lasciare la sua tenuta alla cameriera Lucy (Tuppence Middleton) anziché cederla a Robert, affronto che Lady Violet non intende perdonare. Peccato che Lucy non sia affatto una cameriera, ma la figlia illegittima di Lady Bagshaw. Chiarito il malinteso, le due si riconciliano… anche perché nel frattempo è nato del tenero fra Lucy e Tom Branson, preannunciando il matrimonio che apre il secondo capitolo.

Lady Violet e i suoi segreti

A quanto pare la cugina Maude non era l’unica con qualcosa da nascondere. Per ragioni non del tutto chiare, Lady Violet è appena entrata in possesso di una villa nel Sud della Francia, eredità di un aristocratico francese frequentato in gioventù. Una vera fortuna, dal momento che la Riviera è diventata di gran moda grazie all’ottima pubblicità di Ernest Hemingway e dei coniugi Fitzgerald. Se non fosse che la vedova (Nathalie Baye) minaccia di impugnare il testamento, mentre Lady Violet vorrebbe girare l’atto di proprietà alla nipotina Sybbie. Così parte della famiglia si dirige verso la Costa Azzurra su invito del Marchese di Montmirail (Jonathan Zaccaï), il figlio del defunto che sembra aver serenamente accettato le volontà del padre.

La fine di un’epoca

Per chi è rimasto a Downton Abbey, una piacevole confusione regna incontrastata da quando è arrivato il signor Barber (Hugh Dancy), un regista a cui Lady Mary ha concesso di trasformare temporaneamente la tenuta nel set del suo film muto. Una nuova sfida per la servitù, soprattutto perché l’avvento del sonoro minaccia di bloccare i finanziamenti necessari per risollevare le finanze della famiglia e sistemare il tetto. A complicare le cose, due star poco avvezze al nuovo modo di fare cinema (interpretate da Dominic West e Laura Haddock). Sarà proprio Mary a inventare una soluzione, in una sottotrama che prende liberamente spunto da Cantando sotto la pioggia (1952).