16/12/2021

Diabolik, il cinecomic vintage dei Manetti Bros

Veronica Colella Pubblicato il 16/12/2021 Aggiornato il 16/12/2021

Romantico, tenebroso e volutamente vintage. Il Diabolik dei fratelli Manetti arriva nelle sale giovedì 16 dicembre, con protagonisti Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea

Diabolik

Non fatevi ingannare dalla tutina superaderente, il Diabolik di Marco e Antonio Manetti è insospettabilmente serio. Anche troppo, secondo le prime recensioni. Dall’incontro tra il Re del Terrore e una coppia di registi eccentrici tutto ci si aspetterebbe meno che la sobrietà, frutto di una scelta precisa che evita accuratamente ogni incursione nel kitsch. E forse è proprio per questo che è piaciuta tanto a Mario Gomboli, direttore editoriale di Astorina, la casa editrice fondata da Angela Giussani.

La loro intenzione è sempre stata quella di portare sullo schermo le stesse atmosfere noir del fumetto, ispirandosi più a Caccia al ladro di Hitchcock che ai cinecomic americani.

Pazienza se prenderà in contropiede parte del pubblico, soprattutto chi ha ancora in mente il Diabolik psichedelico di Mario Bava (1968).

Non c’è Diabolik senza Eva Kant

Meno gentiluomo di Lupin III, Diabolik, interpretato da Luca Marinelli, ha in comune con lui l’aver amato sul serio una sola donna, l’unica in grado di tenergli testa. La loro è probabilmente la più solida storia d’amore tra criminali, la versione sofisticata e chic di Bonnie e Clyde. A rendere Eva Kant così rivoluzionaria per l’epoca in cui è stata scritta è il fatto di essere lo specchio della sua controparte maschile, dall’intelligenza al cinismo. Un aspetto di cui Miriam Leone è particolarmente orgogliosa: “non è il satellite di un uomo, è un pianeta anche lei, con una sua traiettoria”, ha ripetuto in più di un’occasione.

Non è un caso che la trama del film prenda spunto dall’albo in cui Eva appare per la prima volta, come vedova di un ricco diplomatico sudafricano. Lui si introduce nel suo hotel per rubarle il rarissimo diamante rosa dei Kant, lei lo coglie sul fatto. E anche se al loro primo incontro lui le punta un coltello alla gola, lei non si scompone di un millimetro. È chiaro che sono fatti l’uno per l’altra.

Peccato che lui sia già sposato con Elisabeth (Serena Rossi), inconsapevole della vera professione del marito. A complicare la vita a entrambi sarà anche il viceministro della giustizia Giorgio Caron (Alessandro Roja), corteggiatore respinto di Eva.

La malinconia di Ginko

Destinato a perdere, l’ispettore Ginko è la nemesi di Diabolik. Lo rincorre per tutta la vita senza mai riuscire a incastrarlo, nemmeno quando è a un passo dalla ghigliottina. Valerio Mastandrea lo interpreta come un uomo in grado di trovare la forza nella sconfitta, con una determinazione quasi mitologica. Se Luca Marinelli è riuscito a dare a Diabolik una maggiore umanità, spiega Antonio Manetti, Mastandrea ha dato spessore a Ginko attraverso la malinconia che si porta sempre dietro.

Già annunciati i sequel

Non affezionatevi troppo agli occhi di Luca Marinelli. Rai Cinema ha creduto nel progetto così tanto da avere già commissionato due sequel, entrati da poco in preproduzione, ma non è detto che il protagonista abbia sempre lo stesso volto. Il Resto Del Carlino di Bologna ha insinuato il sospetto dopo aver confrontato le location con le foto postate da Giacomo Gianniotti su Instagram (l’ex dottor De Luca di Grey’s Anatomy), anche se per il momento non c’è alcuna conferma ufficiale di un passaggio di testimone.