18/09/2021

Cinema: finalmente è arrivato Dune, epico, spettacolare e pure impegnato

Veronica Colella Pubblicato il 18/09/2021 Aggiornato il 18/09/2021

Il film di Villeneuve, prologo di una saga che nessuno è mai riuscito a portare al cinema con successo ha come protagonisti Timothée Chalamet e Zendaya

Dune

È un momento delicato per gli amanti della fantascienza. Finalmente è giunta l’ora di scoprire se Dune sarà una cocente delusione o il capolavoro in grado di sfatare il mito secondo cui ogni tentativo di portare al cinema la space opera di Frank Herbert è destinato a fallire miseramente. In passato ci avevano già provato Alejandro Jodorowsky e David Lynch, due occasioni mancate che hanno lasciato a entrambi l’amaro in bocca. Il primo ha dovuto rinunciare al suo sogno folle e meraviglioso di realizzare un adattamento con la collaborazione di Salvador Dalì, Orson Welles, H.R. Giger e dei Pink Floyd, di cui rimane traccia solo nel documentario Jodorowsky’s Dune (2013), il secondo è stato costretto a piegarsi alle ingerenze della produzione con risultati così discutibili da voler rinnegare l’intera esperienza.

Adesso il testimone passa al regista canadese Denis Villeneuve, autore di Arrival (2016) e Blade Runner: 2049 (2017).

Rimandata di un anno per via della pandemia e presentata fuori concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, la sua versione è in realtà solo il prologo di una storia che si spera appassioni il pubblico abbastanza da poter essere raccontata per intero.

Ecologia e filosofia zen

Epico e spettacolare, ma anche socialmente impegnato. Per Villeneuve i temi toccati dal primo romanzo di Herbert sono ancora più rilevanti nel 2021 di quanto lo fossero nel 1965, a cominciare dallo sfruttamento scriteriato delle risorse naturali e dalla ferita aperta del colonialismo. Per rendere giustizia al materiale originale e svecchiarne gli aspetti più controversi, come il ruolo messianico di un salvatore bianco nella ribellione contro le gerarchie dell’Impero, Villeneuve ha cercato di aderire il più possibile ai principi di Herbert, che affondano le radici nel buddismo zen, spostando gradualmente l’attenzione sulle figure femminili di rilievo nella storia.

Cosa racconta

Al duca Leto Atreides (Oscar Isaacs) è stato appena affidato il comando dell’inospitale pianeta Arrakis, una volta sotto il controllo del casato rivale degli Harkonnen. Un posto ostile, coperto da un immenso deserto e abitato soltanto dalla popolazione nativa dei Fremen e da enormi vermi della sabbia. Se Arrakis è di importanza cruciale per le sorti dell’Impero è perché lì viene estratta la Spezia, una droga che permette di sviluppare capacità sovraumane, di vivere più a lungo e di viaggiare nello spazio. L’incarico si rivelerà una complessa trappola architettata dallo stesso Imperatore per annientare gli Atreides, un amaro tradimento che porterà il giovane Paul (Timothée Chalamet), figlio ed erede di Leto, a realizzare un destino più grande della sua immaginazione.

Nel cast anche Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Chang Chen, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem.

Sequel & prequel

Per il futuro della saga non sarà rilevante solo il risultato al botteghino ma anche la prestazione ottenuta su HBO Max. In una mossa ardita che privilegia lo streaming, negli Stati Uniti Dune è stato infatti distribuito sulla piattaforma in contemporanea con l’uscita nelle sale. Una scelta aspramente criticata dal regista, convinto che il piccolo schermo penalizzi il suo film al punto da minare le possibilità di concludere la storia con una seconda e una terza parte. Nelle parole di Villeneuve guardare Dune in tv è un po’ “come cercare di guidare un motoscafo in una vasca da bagno”, semplicemente non funziona.

A prescindere dal suo pessimismo, il primo prequel sotto forma di serie tv è già in arrivo. Dune: The Sisterhood sarà interamente dedicata alle “streghe” del Bene Gesserit, la potente società esoterica che cerca di guidare l’universo verso un futuro migliore. A fare da showrunner sarà Diane Ademu-John, produttrice e sceneggiatrice che ha a curriculum serie di discreto successo come The Originals, Empire e The Haunting of Bly Manor.