24/05/2023

Cannes 2023: pioggia di star con Wes Anderson e Asteroid City

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 24/05/2023 Aggiornato il 24/05/2023

Il regista americano Wes Anderson, in concorso con Asteroid City, porta al 76esimo Festival di Cannes il suo ricco cast composto da star come Scarlett Johansson e Maya Thurman-Hawke

Cannes 2023 AsteroidCity

Non sappiamo ancora se riuscirà a conquistare la Palma d’oro, ma si aggiudica già il premio per il cast più ampio e ricco di star, che hanno regalato al Festival di Cannes uno dei red carpet più movimentati e glamour di questa 76esima edizione.

Stiamo parlando di Wes Anderson, che torna sulla Croisette (due anni dopo The French Dispatch) con Asteroid City.

Un film molto atteso, in particolare dagli amanti del regista americano e del suo raffinato immaginario pop. Ad accompagnarlo sono arrivati gli attori Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks e Rita Wilson (colleghi nonché marito e moglie nella vita), Jeffrey Wright, Bryan Cranston, Adrien Brody, Maya Thurman-Hawke, Steve Carell, Matt Dillon e Hope Davis.

Cosa c’è da sapere su Asteroid City

A completare il cast di Asteroid City ci sono Tilda Swinton, Edward Norton, Margot Robbie, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Liev Schreiber, Steve Park, Rupert Friend, Hong Chau, Tony Revolori, Jake Ryan e Sophia Lillis. Insomma, possiamo dire che si tratta proprio di un film corale con la “C” maiuscola.

Tutti questi straordinari attori sono al servizio di una storia originale e a tratti surreale, ambientata negli Stati Uniti nel 1955, che racconta le vicende di appassionati di astronomia che si ritrovano in una città immaginaria, persa nel deserto, chiamata Asteroid City. Un nome non scelto di certo per caso: qui, infatti, ci sono i segni (il cratere e alcuni resti) di un asteroide arrivato dallo spazio. Gli “astronomy addicted” si troveranno loro malgrado a vivere delle avventure, ricevendo anche una visita aliena.

La parola ai protagonisti

«Ho iniziato a scrivere la sceneggiatura nel periodo del Covid e mi sono lasciato trascinare dall’ispirazione, così ciò che succedeva fuori è finito dentro il film senza che potessi controllarlo» – spiega Wes Anderson durante la conferenza – «Il mio obiettivo era che tutte le emozioni venissero direttamente dal cast, perché mi piace questa visione collettiva e il lavorare tutti insieme, ritrovandosi intorno allo stesso tavolo. Le riprese si sono svolte in un deserto in Spagna e, nonostante gli spazi fossero enormi, ci sembravano più piccoli proprio per la connessione che si è creata tra di noi».

È infatti un rapporto di stima e affetto quello che lega il regista ai suoi attori, in particolare con Jason Schwartzman che ricorda: «Ci siamo conosciuti quando io avevo diciassette anni. All’epoca, oltre alla mia famiglia, era l’unico over 20 interessato a farmi delle domande e ad ascoltare le mie risposte. È sempre bello lavorare con lui e poi mi sono trovato in un gruppo composto da persone incredibili, ognuna guidata dalla curiosità».

Gli fa eco Scarlett Johansson: «Wes è un regista brillante ed è eccitante lavorare con lui, perché crea un ambiente familiare e creativo. Il suo mondo è così vibrante, che si ha la sensazione di non essere su un set bensì in teatro».

«È stata anche per me una bellissima esperienza, Wes riesce a fare in modo che non ci siano gerarchie sul set e nessuna pressione. Poi l’ensemble di attori è stato fondamentale per lo storytelling» – dice Maya Thurman-Hawke.

E Bryan Cranston aggiunge: «Wes è come un direttore d’orchestra e ognuno di noi suona uno strumento che si deve sposare alla perfezione con quelli degli altri».