Checco Zalone: ecco perché ci piace!

Redazione Pubblicato il 06/01/2016 Aggiornato il 06/01/2016

Checco Zalone e il suo Quo Vado al cinema battono tutti, anche Star Wars. Ecco perché ci piace tanto

Checco Zalone

Il successo era annunciato ma comunque si è rivelato “esplosivo”: in un solo weekend di programmazione Checco Zalone con il suo Quo Vado ha superato (e umiliato) Star Wars, Il ponte delle spie e gli altri blockbuster internazionali, arrivando a 22 milioni di incassi e 3 milioni di spettatori. E c’è chi azzarda che, alla fine, vedrà il film un Italiano su 3. Ma perché Checco ci piace tanto? Ecco qualche motivo da conoscere.

Dalla principessa al ministro: sono tutti fan

Anche se si propone come barese “trash” (in dialetto “cozzalone“ è proprio un “tamarrone“ volgarotto) Checco Zalone ha un pubblico trasversale. Fra i suoi fan il ministro Franceschini e perfino la principessa Charlotte di Monaco che, in vacanza in Puglia, ha voluto visitare i luoghi dove è stato girato il film. E piace a tutte le età: è l’unico comico che non gioca spudoratamente con le allusioni sessuali. Quindi, a parte qualche innocua parolaccia, va bene anche per i bambini…

Re degli “spotti” virali

Checco fa ridere anche con gli spot del film (o “spotti“ per chi non sa l’inglese, come dice lui!). Che a differenza degli altri sono veri mini-film. Da vedere quello con i cardinali spioni alla caccia di un improbabile diario del Papa!

È lui l’erede dei comici cult

In Quo Vado appaiono anche due miti della comicità “made in Puglia”: Lino Banfi e Maurizio Micheli. Zalone non ce li fa rimpiangere… Anzi, forse è l’unico erede della loro comicità folgorante che li ha fatti diventare personaggi, riconoscibili subito e divertenti anche fuori dal set.

Parla di temi seri

Terrorismo, gender, ricerca del lavoro. I temi dei suoi film sono di stretta attualità e più seri di quel che sembra. Anche se ovviamente rivisti a modo suo e resi surreali e a prova di risata.

Al pianoforte è un mago del jazz

Checco, al secolo Luca Medici, è un artista completo e in passato era un ottimo musicista jazz. Infatti, sono un successone anche le sue canzoni. Oltre alla Prima Repubblica, colonna sonora del film, sono imperdibili i suoi duetti con un mito come Francesco De Gregori.

Italiano da esportazione

Quo Vado ha location che vanno dalla Puglia alla Norvegia. E forse Checco è davvero un Italiano da esportazione. Con tutti i nostri vizi (ossessione del posto fisso, strafottenza, dipendenza dalla mamma) ma anche tutte le nostre qualità (creatività, spontaneità, spirito di adattamento).

Non ci fa stare in sala tre ore

Lo amiamo anche perché (a differenza di molti altri) non ci costringe a subire film “polpettone” di tre ore o più. Il suo dura, volutamente, meno di un’ora e mezza. Checco e il regista Gennaro Nunziante lo hanno sforbiciato fino a farlo diventare tutto ritmo e risate. E finalmente “umano” anche come durata!