15/05/2019

Cannes 2019 si apre con gli zombie di Jim Jarmusch

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 15/05/2019 Aggiornato il 15/05/2019

È Jim Jarmusch ad aprire le visioni della 72esima edizione del Festival di Cannes con la commedia horror I morti non muoiono mai. Sulla Croisette, con lui, Bill Murray, Tilda Swinton, Selena Gomez e Chloe Sevigny

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È iniziata ufficialmente la 72esima edizione del Festival di Cannes, con il primo red carpet dove hanno sfilato vari ospiti, la giuria e soprattutto il cast del film d’apertura ovvero I morti non muoiono di Jim Jarmusch. Ad accompagnare il regista americano Bill Murray, Tilda Swinton, Selena Gomez, Chloe Sevigny, Adam Driver e Luka Sabbat. Quest’ultimi due però non hanno poi partecipato alla conferenza stampa (probabilmente saranno dovuti partire per via di altri impegni).

La trama de I morti non muoiono

I morti non muoiono (titolo originale The Dead Don’t Die) mischia commedia e horror con lo stile inconfondibile di Jim Jarmusch.
Questa storia ci porta a Centerville, una tranquilla cittadina di provincia, dove all’improvviso si verificano degli strani fenomeni: la luce del giorno inizia a sparire e a manifestarsi ad orari imprevedibili, mentre la luna prende il sopravvento nel cielo, mentre gli animali si comportano in maniera davvero anomala. Ben presto la polizia si renderà conto di quanto sta succedendo: i morti stanno uscendo dalle loro tombe e le strade cominciano a riempirsi di zombie, pronti a trasformare altri esseri umani in non-morti.

Il film, che uscirà nelle sale il 13 giugno (distribuito da Universal Pictures), ha diviso la critica però siamo sicuri che il pubblico, soprattutto quello che già ama Jarmusch, saprà apprezzarlo a dovere.

Più attenzione alla salute del pianeta

Jim Jarmush si presenta alla conferenza stampa con i suoi inseparabili occhiali da sole scuri e quell’aria da alieno che, a differenza di quello che voglia far pensare, sa benissimo dove si trova. Tanto che risponde subito alle numerose domande che gli vengono rivolte, raccontando la genesi de I morti non muoiono: “Ho sempre amato i film splatter e horror, come i vampiri e gli zombie, fin da bambino. Non mi sono quindi mancati i punti di riferimento da cui partire, come i film di Mario Bava, John Carpenter, Dario Argento e naturalmente George Romero, che è stato il primo a mostrare come gli zombie siano parte di noi, anche nel loro essere predatori e vittime”. Il discorso vira quindi sul politico-ecologico, dato che l’invasione di zombie raccontata ne I morti non muoiono è causata da fattori climatici: “È importante che le persone abbiamo la consapevolezza di quanto accade alla salute del pianeta, non è solo un discorso politico. Ora tutto è in mano alle corporation e noi dovremmo contestare il modo in cui stanno rovinando il pianeta, dovremmo boicottarle perché ormai abbiamo poco tempo”. E aggiunge: “Il mio cuore va ai giovani che si battono per la crisi ambientale”.

Social media, donne e cinema

Giovani come Selena Gomez, che coglie l’occasione per mettere in guardia i suoi coetanei: “I social media si sono rivelati terribili, soprattutto per la mia generazione, perché espongono i ragazzi e le ragazze e spesso loro non sono consapevoli di quali possono essere le conseguenze. Io ho incontrato tanti di loro distrutti dal cyberbullismo”.
Con Tilda Swinton invece si è finito per parlare del rapporto donne-cinema e lei non le ha certo mandate a dire: “Dovremmo chiederci come mai, per esempio, non si sa mai molto delle registe donne e delle loro opere, ma anche perché quando muoiono viene loro dedicato solo un trafiletto sul giornale”. Come non darle ragione?