16/05/2019

Cannes 2019, Palma d’oro ad Alain Delon preso di mira dalle femministe

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 16/05/2019 Aggiornato il 16/05/2019

Nel corso del Festival di Cannes Alain Delon dovrebbe ricevere la Palma d'Oro alla carriera, ma sono in molti ad essere contrari per le sue idee socio-politiche

ok-delon a Cannes

Chissà se, qualche anno fa, qualcuno avrebbe pensato che un’icona del cinema come Alain Delon si sarebbe trovato al centro di una bufera mediatica come quella che sta soffiando violentemente sul Festival di Cannes, reo di volergli consegnare una Palma d’Oro alla carriera. Un riconoscimento meritatissimo, se non fosse che le querelle socio-politiche non siano così à la page di questi tempi. Cerchiamo di andare insieme nel cuore della questione.

La petizione online contro l’attore

Tutto è partito dall’associazione femminista Women and Hollywood, che ha lanciato online una petizione per revocare il premio ad Alain Delon, raccogliendo (al momento) 23mila firma. L’attore francese viene accusato di essere maschilista e omofobo: pare infatti che abbia dichiarato pubblicamente che le donne dovrebbero essere domate con atteggiamento da macho, oltre a dimostrarsi contrario contrario alle unioni tra coppie gay. Prese di posizione che, con nell’era post MeToo, non vanno proprio giù.
E poi, come se non bastasse, è ben nota la sua amicizia con Jean-Marie Le Pen e le sue idee politiche di destra. Altro punto a suo svantaggio, soprattutto di questi tempi.

La domanda nasce spontanea: possono le idee di un personaggio intaccarne il valore artistico, tra l’altro a posteriori?

Thierry Fremaux, il direttore artistico del Festival di Cannes, ha dichiarato: “Cannes onora Delon come artista e rende omaggio ai suoi successi nell’industria cinematografica che non hanno nulla a che fare con le sue opinioni politiche o la sua amicizia con Le Pen. Lui è libero di avere quelle opinioni anche se non le condivido”.

Tutta l’allure di un mito

Alain Delon (al secolo Alain Fabien Maurice Marcel Delon) ha scritto un capitolo fondamentale della storia del cinema francese e non solo. La sua primissima volta davanti a una macchina da presa è a 14 anni, per il cortometraggio Le Rapt. In seguito, per guadagnarsi da vivere, fa i lavori più disparati (persino il salumiere) finché una serie di circostanze (finalmente) favorevoli lo fanno entrare nel mondo del cinema.
Il suo primo film è Godot, del 1957, seguito da Fatti bella e taci dove recita al fianco di Jean-Paul Belmondo (il suo storico rivale). Nel 1958 ottiene il suo primo ruolo da protagonista ne L’amante pura, ma il grande successo arriva con Delitto in pieno sole (1960).
Fondamentale è il suo incontro con il regista italiano Luchino Visconti, che lo dirige prima in Rocco e i suoi fratelli (1960) e poi ne Il Gattopardo (1963): due film che l’hanno trasformato in icona del cinema.
Altri titoli cult? Il tulipano nero (1964), La piscina (1969), Il clan dei siciliani (1969), Zorro (1975), Nouvelle vague (1990) e Il ritorno di Casanova (1992), solo per citarne alcuni.
Il suo ultimo film è datato 2008 ed è Asterix alle Olimpiadi.
Nel 2017, a 82 anni, ha annunciato il suo addio alle scene.

Storia di un sex symbol

Considerato uno dei più grandi sex symbol della storia, Alain Delon ha avuto una vita sentimentale piuttosto complicata, tormentata e movimentata.
Nel 1958, sul set de L’amante pura, conosce Romy Schneider a cui rimane legato fino al 1964. Nel mentre lui ha una liason con la cantante Nico, da cui nel 1962 ha un figlio mai riconosciuto. Nel 1964, dopo una relazione con Marisa Mell, si sposa con l’attrice Nathalie Delon (madre del suo primogenito Anthony) da cui divorzia nel 1968.
E dato che Alain Delon non ce la fa proprio a stare solo, nel 1968 lo si trova di nuovo accompagnato da una collega, Mireille Darc, che pare lui abbia tradito con altre attrici come Veronique Jannot, Sylvia Kristel, Sydney Rome e Dalila Di Lazzaro. Alla fine degli anni’60 ha anche una passionale love story con la cantante Dalida.
Dal 1982 al 1984 è legato all’attrice Anne Parillaud, che poi viene sostituita da Catherine Pironi.
Nel 1987 sboccia l’amore con la modella olandese Rosalie van Breemen dalla quale ha due figli: Anouchka Alain-Fabien. Però finisce anche con lei, nel 2001.