17/10/2018

Andrea Bocelli: emozioni pop nel nuovo album Sì

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 17/10/2018 Aggiornato il 17/10/2018

Un gran bel ritorno quello di Andrea Bocelli con Sì, un album ricco di collaborazioni internazionali e duetti con grandi voci e con il figlio Matteo

Andrea Bocelli

Questo autunno musicale segna il ritorno di grandi nomi, come Andrea Bocelli che ha realizzato un nuovo album dal titolo , che uscirà (su etichetta Sugar) il 26 ottobre in oltre 60 paesi e in sette lingue (Italiano, tedesco, inglese, spagnolo, francese, russo, cinese). Si tratta del suo primo anno di inediti pop dopo 14 anni, ovvero da Andrea. Dodici canzoni che raccontano l’amore, la famiglia, la fede e la speranza.

Grandi inediti, duetti sorprendenti con star della lirica e del pop come Dua Lipa ma anche con il giovanissimo figlio Matteo. Andrea Bocelli torna a parlare di sentimenti

Le collaborazioni internazionali

Si è stato prodotto da Bob Ezrin, che in passato ha lavorato con altri nomi importanti come Pink Floyd, Lou Reed, Alice Cooper. «Ci siamo conosciuti in Versilia, durante una bella giornata di sole e c’è stato subito feeling, non solo artistico ma anche umano» ha raccontato Andrea Bocelli, durante la conferenza stampa che si è tenuta al Teatro Gerolamo di Milano. «Le canzoni le ho poi registrate in casa e credo che ne abbiano giovato, perché lavorare tra le proprie mura domestiche significa farlo quando ci si sente meglio e si è più ispirati».
Nell’album non mancano naturalmente le collaborazioni, anche con pop-star internazionali come Ed Sheeran e Dua Lipa. Con il primo duetta in italiano in Amo soltanto te (con testo tradotto da Tiziano Ferro). «Mi aveva mandato la canzone a casa con il fratello (che è musicista classico), ma dato che non gli era piaciuto quello che avevo fatto (insisteva affinché la cantassi da tenore) ha preso pochi giorni dopo un aereo di linea e mi ha raggiunto. Lui era determinatissimo, così abbiamo trovato un compromesso e devo dire che alla fine aveva ragione. È un artista autentico».
Invece con Dua Lipa canta in If Only, un duetto realizzato purtroppo a distanza: «Il suo nome mi era stato suggerito dalla mia casa discografica e devo dire che spero di conoscerla presto anche di persona».
Altri due duetti di spicco sono quelli con il cantautore Josh Groban in We Will Meet Once Again e con la star della lirica Aida Garifullina in Ave Maria Pietas.

Le firme italiane e Voices of Haiti

C’è ovviamente anche tanta Italia in questo album, che non a caso viene aperto da Ali di libertà, firmata da Davide Esposito, autore italiano naturalizzato francese.
Il brano Vivo è invece stato scritto da Riccardo Del Turco e Vertigo da Raphael Gualazzi, che suona anche il pianoforte. «La canzone di Raphael mi è piaciuta fin dal primo ascolto, ma essendo lontana dal mio mondo ho cercato di cantarla alla Gualazzi» svela Andrea Bocelli.
Special guest di Si sono i giovanissimi cantanti di Voices of Haiti, coro formato da 60 ragazzini dai 9 ai 15 anni, nato su iniziativa di Andrea Bocelli Foundation. «Mi rende felice realizzare queste attività benefiche, anche perché sono convinto che il bene sia più forte del male, anche se quest’ultimo fa più notizia e viene amplificato. Il mondo di oggi è migliore di quello del passato e ho fiducia nel futuro».

Il valore della famiglia

«Vengo da una famiglia di contadini e come loro sono legatissimo alla mia terra, quindi ogni volta che devo andare all’estero è per me una sofferenza, anche perché non posso parlare la mia lingua». Così Andrea Bocelli racconta il suo forte legame con le origini, oltre che con la propria famiglia, la quale ha come sempre partecipato attivamente alla sua nuova musica, forse ancora più del solito. A partire dal titolo dell’album «Non era facile trovarlo e ogni mattina mi arrivavano proposte diverse, poi mi ha chiamato il mio primogenito Amos, che mi ha suggerito la parola Sì. E mi è subito piaciuta, perché suona bene, è funzionale, poetica e allarga il cuore a tutti».
Amos ha anche suonato il pianoforte in alcuni brani dell’album, mentre il secondogenito Matteo ha persino cantato.
«Anche lui ha studiato piano da piccolo e poi ha smesso. Mi  è dispiaciuto ma non potevo obbligarlo. Poi un giorno sua madre mi ha svelato che cantava, però si vergognava di farlo davanti a me» racconta. «Così abbiamo iniziato a lavorare insieme e ad un certo punto l’ha sentito Caterina Caselli. In seguito è nato questo duetto». La canzone, Fall On Me, scritta dallo stesso Matteo insieme a Fortunato Zampaglione, è diventata la traccia dei titoli di coda de Lo Schiaccianoci e i quattro regni, nuovo film live action della Disney con Keira Knightley, Mackenzie Foy, Helen Mirren e Morgan Freeman (in uscita il 31 ottobre).
Il pezzo, intenso ed emozionante, sta già conquistando il mondo, come il videoclip in cui si vedono padre e figlio cantare mentre passano alcune foto prese dal loro album di famiglia.
E come sta vivendo tutto questo il ventunenne Matteo? «Sono un semplice studente di conservatorio, che sta cercando di imparare a cantare. Quella in cui mi trovo è una dimensione molto grande, è tutto bellissimo e spero che il sogno possa andare avanti».