Milano Fashion Week P/E 2025: itinerari di viaggio
Ci sono collezioni che, nella prossima Primavera-Estate, ci porteranno idealmente in altre dimensioni spazio-temporali. L'abbiamo scoperto durante la Milano Fashion Week
La moda è frutto di un atto creativo, che scaturisce da un insieme di suggestioni e ispirazioni. In questi primi giorni della Milano Fashion Week (dedicata alle collezioni Primavera-Estate 2025) non abbiamo potuto fare a meno di notare come molti designer subiscano fortemente quella fascinazione unica che deriva dal viaggio e attingano da essa per dare vita ai loro capi.
Capi che, una volta indossati, riescono a fare una piccola magia, ovvero portare idealmente in altre dimensioni spazio-temporali.
Origini isolane
Nel mondo di Antonio Marras l’amore per la cultura e quella per la sua Sardegna sono solite intrecciarsi e dialogare tra di loro, dando vita a collezioni incantevoli. La magia si ripete anche con quella della Primavera-Estate 2025, ispirata all’attrice Anna Maria Pietrangeli e alla sua carriera che dalla natia Sardegna l’ha portata fino a Beverly Hills. La collezione rispecchia quindi il sogno americano, ma anche la nostalgia di casa, tra atmosfere suggestive di vacanze ad Acapulco e ricordi sospesi nel tempo di una terra di incontaminata bellezza. In questi capi si sovrappongono e si amalgamo vari tessuti, materiali, ricami, pizzi, stampe e a tal proposito non possiamo non citare il disegno jacquard dei Nuraghe, simbolo proprio della Sardegna. Antonio Marras ci propone sete leggere drappeggiate come abiti couture, jeans trattati come la pelle, felpe ricche di intarsi, shorts, pantaloni flussi, gonne drappeggiate, tute caftani. Il tutto muovendosi tra passato e presente.
Fausto Puglisi, direttore creativo della maison Roberto Cavalli, si ispira invece alla sua Sicilia (in particolare a Messina, la città in cui è nato) per una collezione che porta con sé il sole e il mare, muovendosi tra la morbidezza della nostalgia e una grinta tipicamente rock. L’abito la fa da padrone, sia in versione corta che lunga, tra silhouette attillate e spacchi profondi. In passerella anche super top model come Eva Herzigova, Isabeli Fontana, Mariacarla Boscono, Karen Elson, Natasha Poly, Alek Wek e Joan Small per rendere omaggio al fondatore della maison Roberto Cavalli, scomparso lo scorso aprile.
Tra leggende e viaggi sulla luna
Il mare, per certi versi, ha ispirato anche la nuova collezione di Raisa Vanessa (brand fondato dalle sorelle gemelle Raisa e Vanessa Sason). Per la precisione Eternal Flow (questo il suo titolo) si ispira ad una leggenda dell’antica Grecia che narra di due pesci inseparabili che nuotavano nel fiume Eufrate, benedetti dagli Dei Afrodite ed Eros come simbolo di un legame puro e inossidabile. Quando Tifone, un gigante mostruoso, si alzò per sfidare gli Dei dell’Olimpo, Afrodite ed Eros, per sfuggire alla furia del caos, si trasformarono in pesci e si gettarono nel fiume, ma vennero separati dalla tempesta. Nonostante le acque turbolente e pericolose, il loro amore li riportò l’uno dall’altro. Commosso dalla forza del loro sentimento, Zeus decise di immortalare la loro storia nel cielo, creando la costellazione dei Pesci.
I capi realizzati da Raisa Vanessa si nutrono quindi di questa storia di equilibrio e resilienza, riflettendo proprio le acque turbolente che hanno messo alla prova i legami più profondi. Le silhouette fluide richiamano il movimento dell’acqua, mentre i tessuti preziosi riflettono la sua superficie scintillante e sempre in cambiamento. Questi modelli offrono stili versatili che esaltano la forza e l’ispirazione delle donne, celebrando l’individualità del singolo individuo e allo stesso tempo promuovendo l’unione. Una collezione davvero incantevole e che conferma questo brand tra i più interessanti del momento.
Invece Davii ci porta in un Moon Safari, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio in perfetto equilibrio tra l’immaginario naturale e quello spaziale, tra il corpo umano e la tecnologia. Il designer Fabiano Fernandes mescola elementi passati e innovativi realizzando abiti dai modelli strutturati e tagli precisi, abbinati a una scelta di tessuti classici e non, sviluppati in una palette cromatica che enfatizza questo dualismo fra la natura e la tecnologia. I colori, infatti, spaziano dal verde foresta all’oliva, pietra, carbone e nero. Per la prima volta il materiale principe della collezione è la pelle (la sfilata si è tenuta infatti all’interno della fiera Lineapelle).
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