28/02/2024

Milano Fashion Week Autunno Inverno 2024/2025: anima pop

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 28/02/2024 Aggiornato il 28/02/2024

È bello non prendersi troppo sul serio e sapere giocare con la moda, indossando capi dall'anima pop come quelli presentati da alcuni brand durante la Milano Fashion Week dedicata al prossimo Autunno-Inverno

SFILATE FW 2024

Cos’è la vita senza un pizzico di leggerezza? È importante non prendersi troppo sul serio, coltivare la propria parte fanciullesca e saper giocare, anche con la moda. È per questo che nei nostri armadi fa sempre capolino qualche capo dall’anima pop, in grado di sdrammatizzare anche gli outfit più seriosi, persino nella stagione più fredda.

Qualche spunto per il prossimo Autunno-Inverno l’abbiamo avuto durante la Milano Fashion Week, grazie alle collezioni di brand che non hanno perso la loro originale ispirazione.

Cult evergreen

Quando si parla di moda pop il primo nome che viene in mente è, naturalmente, Moschino. La Milano Fashion Week ha segnato il debutto ufficiale del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, che ha voluto omaggiare la maison e il suo fondatore (Franco Moschino). Come? Partendo dalla sua tradizione per realizzare qualcosa di nuovo. La collezione Autunno-Inverno 2024/2025 è meno eccentrica delle precedenti, ma ha ugualmente un forte impatto anche perché attraversata da messaggi, come quelli di pace e amore, che fanno parte del DNA di Moschino e vengono reinterpretati e ribaditi per le nuove generazioni. Fondamentale è poi il linguaggio sartoriale che si esprime in capi dalle linee pulite, dai trench agli abiti lunghi, dai tailleur ai pantaloni. I colori dominanti sono il nero, il tortora, il marrone, l’azzurro e il rosso.

Troviamo la rielaborazione dei classici d’archivio, con la nascita di un dialogo tra tradizione e visione avanguardista, anche nella collezione di Fiorucci che è totalmente immersa in un immaginario pop tanto che, per raccontarla, il brand si è affidato a un linguaggio narrativo cult come quello del fotoromanzo. E non manca, a livello di immagine, anche un chiaro richiamo alla filmografia di Andy Warhol, il cui mondo è sempre stato vicino a quello di Fiorucci. In questa collezione il denim è un must per gli outfit diurni, mentre la Lycra si adatta all’eleganza delle ore notturne. La classica felpa viene indossata con reggicalze a vista e diventa audace, mentre la classica camicia botton-down sorprende per i suoi bottoni lecca-lecca. Inoltre l’intimo, reinterpretato con un tocco ludico, si integra e stratifica l’outfit.

Tra mitologia ed elementi naturali

Confessiamo poi di avere avuto un colpo di fulmine per Creatures, la collezione Autunno-Inverno 2024/2025 di Cavia che trae ispirazione dalla mitologia del Nord Europa animata da tradizioni ancestrali e creature mistiche. Suggestioni che si traducono in capi unici e originali, realizzati con tessuti scozzesi e fantasie tartan che diventano protagonisti in questa collezione dal gusto british, arricchiti da ruches e fiocchi che conferiscono quel tocco romantico e femminile distintivo del brand. Importante poi sottolineare l’attenzione della designer Martina Boero, fondatrice del brand, per la sostenibilità: le creazioni sono infatti frutto della fusione tra artigianalità e sperimentazione nell’utilizzo di materiali riciclati.

Molto affascinante anche l’immaginario da cui è partito il processo creativo di Chichi Meroni per la realizzazione della collezione de L’Arabesque: c’è la natura come un mantra, come un’immensa madre che abbraccia il mondo, ma anche il simbolismo magico di Yayoi Kusama che si immerge in fiori giganti, ipnotici e psichedelici. E ancora: Les Fleurs du Mal, la Natura delle Corrispondenze di Baudelaire, i Poètes Maudits. E così delicate rose 3D ornano abiti a ruches asimmetriche e capispalla, maxi margherite ed ellebori di velluto impreziosiscono gonne a ruota, grandi tulipani spiccano su lunghi cappotti militareschi. Inoltre un prato di Erigeron invade il tulle nero dell’abito mentre la gonna bouillonnée si trasforma in un giardino impressionista di rose spampanate e il collo della giacca diventa una corolla immaginaria.

Si basa invece sull’elemento fuoco la collezione di Khrisjoy, brand noto in primis per i suoi piumini e la sua anima urban. La direttrice creativa Marzia Bellotti continua la sua indagine avanguardistica sulle possibilità di evoluzione del capo outerwear per eccellenza attraverso l’uso di materiali insoliti come la maglia, il denim e il tweed e l’introduzione di nuove categorie come i cappotti, i jeans, i capi denim e le giacche shearling.

Le infinite coloriture della fiamma si traducono nella palette di stagione, in cui rosso ru-bino, giallo zafferano, arancio mattone e ottanio arricchiscono i colori iconici di Khrisjoy come il bianco, nero, verde salvia, beige e burro. I capi in bubblegum pink aggiungono un tocco inaspettato e pop alla palette di colori.