14/07/2021

Moda e beauty sono sempre più inclusivi

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 14/07/2021 Aggiornato il 14/07/2021

Sono sempre di più i brand fashion e beauty che hanno capito quanto sia importante oggi essere inclusivi, aprendosi a una pura libertà di espressione

moda inclusiva

Inclusione fa rima con libertà di espressione. Ormai è tempo di lasciare da parte i cliché e capire che la società è cambiata, perché si sta liberando di quella tendenza a dare un ordine a tutto, persone comprese, incasellandole in sorta di categorie pre-impostate.

Il concetto di target ha lasciato spazio a una consapevole idea di fluidità, che ha portato a una maggiore inclusività nei prodotti proposti.

I brand più ricettivi? Quelli fashion e beauty, abituati da sempre a precorrere i tempi e a intercettare il mood del mondo che gli gira intorno.

Una moda (finalmente) per tutti

Dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei. L’abbigliamento non soddisfa solo la necessità basilare di vestirci, ma è anche espressione della nostra personalità. D’altra parte non di sole parole è fatta la comunicazione: con un outfit diciamo agli altri chi siamo e persino come ci sentiamo in un determinato momento.

E così oggi ci sono delle collezioni pensate non solo per tutte le taglie, ma anche per chi non ha voglia di essere identificato solo al maschile o al femminile. Certo, l’unisex è sempre esistito, ma ora non corrisponde più semplicemente a dei capi “neutri” ma è qualcosa di più. Ce lo stanno dimostrando, per esempio, i Maneskin che dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest stanno girando in tutta Europa portando non solo la loro musica, ma anche la loro idea di stile con il leader Damiano che non si fa alcun problema a indossare bustini e gonne kilt, seguito a ruota dagli altri componenti della band.

Beauty genderless

Fino a qualche tempo fa il settore del beauty parlava prevalentemente alle donne, non considerando il fatto che tutti tengono alla propria skin-care e sono sempre alla ricerca di prodotti che facciano al caso loro. Lo stesso vale per i capelli, cornice del volto e parte fondamentale del nostro look, che contribuisce a dire chi siamo. Ci sono quindi brand specializzati in haircare come Fanola, che ha creato una linea di creme coloranti come ColorZoom, che parla alle nuove generazioni e abbatte le barriere, accogliendo una creatività non convenzionale.

E ora anche il makeup si fa genderless: per spiegarlo è nato persino un format web chiamato Truccazzi (lanciato dal brand Layla Cosmetics) condotto da Tommaso Zorzi con la collaborazione di Babila Spagnolo, entrambi seguitissimi sui social.