25/02/2022

Milano Fashion Week Autunno-Inverno 2022/2023, tra etica e sostenibilità

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 25/02/2022 Aggiornato il 25/02/2022

Le collezioni che indosseremo il prossimo Autunno-Inverno saranno più sostenibili, grazie a brand che mettono l'ecologia e l'etica in cima alle priorità. Durante la Milano Fashion Week ne abbiamo avuto la prova

MFW2

La natura non ha solo ispirato temi e design delle collezioni Autunno-Inverno 2022/2023, ma anche l’approccio di maison e brand che nel corso della Milano Fashion Week ci stanno dimostrando come l’estetica vada splendidamente a braccetto con l’etica. 

Così l’attenzione all’ambiente e alla società diventa stimolo per sperimentare nuovi tessuti e creare delle alternative, muovendosi tra capi da indossare comodamente tutti i giorni ma anche altri perfetti per le occasioni più glamour.

Pronte per scoprire insieme a noi questo nuovo mondo fashion ecosostenibile?

Moda sempre più impegnata

La Milano Fashion Week è la giusta occasione per la presentazione della Maison Martino Midali, un nuovo progetto dello stilista per il suo omonimo marchio che mette insieme tutte quelle capsule collection o edizioni limitate nate dall’esigenza di raccontarsi attraverso un particolare prodotto merceologico e due di queste mostrano in particolare riguardo nei confronti dell’ecosostenibilità. Una è dedicata al Kimono, capo culto della tradizione giapponese, che diviene un originale capospalla femminile, elegante e dalla fattura artigianale. La versione firmata Midali gioca sul contrasto di tessuti come il velluto stretch da una parte e il tessuto a fantasia dall’altra, floreale, animalier o geometrico, e lo abbina a look streetwear, casual e persino al denim. La seconda capsule vede invece protagoniste le scarpe friulane, in una limited edition green.

C’è poi Sophia Nubes che ancora una volta porta in passerella una collezione che è il mix perfetto tra una femminilità sofisticata e l’abilità sartoriale, unite e un tocco comfy e a dettagli streetwear. Però per la stilista oltre ai capi c’è sempre di più e così, ancora una volta, conferma il suo sostegno a temi umanitari fondamentali, facendosi portavoce di un impegno volto al miglioramento insieme a due associazioni italiane, Fondazione Capellino, per il supporto alla biodiversità ambientale e culturale e Wall of Dolls, che lotta contro ogni genere di violenza sulle donne.

Brand da tenere d’occhio

Ci sono poi dei brand da tenere assolutamente d’occhio, come ZEROBARRACENTO che durante la Milano Fashion Week ha presentato la collezione The Intimacy of Layering con capi che puntano al comfort interiore.

Undici silhouette minimal, look puliti e sofisticati dai volumi rilassati e dallo stile creato apposta per un mood che punta tutto sulla sensazione di comfort. Ogni singolo elemento è progettato seguendo il commitment Zero – waste, ovvero una tecnica di progettazione che elimina gli scarti tessili già in fase di progettazione (di solito, circa il 15% dei tessuti va sprecato nel processo di produzione di abiti). I modelli vengono poi sviluppati partendo da forme geometriche lineari che creano un puzzle e poi tutti i pezzi vengono tagliati e drappeggiati sul manichino.

Durante la Milano Fashion Week abbiamo avuto modo anche di scoprire la nuova collezione della streetwear designer Ana Duarte, che continua con il concept di quella precedente che vede protagonista il suo cane supereroe Tadao, il quale combatte contro i problemi ambientali creati dall’uomo e personificati da Smog Man (inquinamento atmosferico), Fire Man (cambiamento climatico), Deforestation Man (distruzione delle foreste) e Wave Man (sovraconsumo di acqua). I suoi quaranta capi possono essere definiti Eco-Street Dance, in quanto realizzati con la collaborazione di Back in the Loop, sezione di C.L.A.S.S. dedicata al sourcing alternativo e sostenibile contro l’enorme quantità di materiali prodotti e mai usati, nonché scartati, dal sistema moda.