04/10/2018

Make up, come scegliere il fondotinta giusto

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 04/10/2018 Aggiornato il 23/10/2018

Dorato per le pelli olivastre. Rosato per quelle più chiare. La scelta del fondotinta deve essere fatta in modo accurato, tenendo conto di alcune variabili

Diego dalla Palma

Effetto vedo non vedo. Bandito il mascherone, diamo il benvenuto alla naturalezza. Per essere impeccabile, la stesura del fondotinta non deve avere “stacchi” sulle diverse parti del volto. Ma quale tonalità scegliere in base alla carnagione? E ancora, meglio fluido o compatto?

Questione di sfumature

Su una pelle olivastra, il must è optare per shade dai toni dorati, dice Jenny Modena, image maker internazionale, utilizzando un correttore albicocca per limitare lo sbalzo cromatico tra occhiaie e resto del viso. Se invece l’incarnato è chiaro si devono privilegiare la palette dei rosa e correttori che contengono pigmenti lilla.

La zona migliore per scoprire il colore che più si addice alla carnagione è tra la base del viso e il collo.

Idratare e opacizzare

Se la pelle è tendenzialmente secca, sì a fondotinta fluidi e umettanti, da stendere con una spugnetta fino alle orecchie (décolleté compreso). Al contrario se la pelle è piuttosto oleosa, occorre assorbire il sebo in eccesso con cosmetici in polvere a base minerale. Lo strumento ad hoc in questo caso è il pennello con setole aperte se si vuole ottenere un risultato leggero. Se invece si desidera un effetto più deciso, le setole devono essere strette. In entrambi i casi la larghezza della punta del pennello non deve superare i due centimetri.

Occhio alle dita

I polpastrelli sono un ottimo metodo per scaldare il fondotinta, metterlo in tensione e applicarlo a regola d’arte. Da soli però non bastano. Dopo una prima stesura, occorre intervenire con spugnetta o pennello.

Applicatori incorporati

Se la confezione ha uno stantuffo o un applicatore incorporato, mai utilizzarlo direttamente sul viso. Meglio metterlo prima su uno strumento pulito e disinfettato, altrimenti il fondotinta potrebbe ossidare e non dare più la stessa resa. Attenzione anche al PAO (Period after Opening), che indica la durata di uno skincare dopo la prima apertura, secondo le vigenti normative europee.

Il finish

La cipria trasparente è l’asso nella manica per fare durare il fondotinta per tutta la giornata.

Step by step

La pelle è come una tela. Per un risultato zero difetti occorre seguire alcune semplici regole, eccole.

  • La pelle deve essere detersa, levigata e idratata con una crema adatta alla sua tipologia.
  • Tamponiamola con un tonico per riequilibrarne il pH.
  • Prima di tutto, semaforo verde per il primer, seguito eventualmente da un correttore per attenuare le discromie.
  • A questo punto si passa al fondotinta e si conclude con la cipria in polvere.