16/02/2018

Fitness e musica: un mix benefico

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 16/02/2018 Aggiornato il 16/02/2018

Allenarsi con la colonna sonora giusta non è solo un modo per distrarsi: la scienza dimostra che il ritmo interferisce con il funzionamento dell’organismo e può rendere più proficuo il training

Strong by Zumba

Siamo tutte abituate ad allenarci con la musica: nei corsi di gruppo, dove ogni workout ha un suo accompagnamento peculiare, nel running al parco, in cui siamo noi a scegliere la nostra playlist preferita, e perfino nello stretching, cui si abbinano melodie che calmano i battiti del cuore e assecondano il rilassamento. Se credete che sia solo un mezzo per rendere più piacevole il training, vi sbagliate: sono ormai moltissimi gli studi scientifici che dimostrano quanto la musica interferisca con il movimento e con i complessi meccanismi fisiologici che si svolgono nell’organismo durante una sessione di fitness.

Più sound meno fatica

Uno degli studi più emblematici, svolto dall’Università belga di Gent e pubblicato sulla rivista americana Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), rivela le implicazioni fisiche ed emotive della presenza di musica mentre ci si allena. Con un sottofondo sonoro ad hoc si nota che l’afflusso di sangue nei muscoli aumenta, stimolando il metabolismo cellulare e rendendoli più efficienti. Ritmo e melodie giusti fanno sì che la quantità di ossigeno necessaria come carburante, per mettere in atto il movimento, diminuisca: la respirazione si mantiene più lenta, profonda e si acquista resistenza allo sforzo. Inoltre i suoni distraggono dalla fatica e allentano le tensioni muscolari eccessive, quindi il controllo dei gesti migliora.

Training al ritmo giusto

Il segreto è utilizzare una musica che combaci perfettamente con l’esercizio fisico effettuato. Sfruttare l’azione benefica della musica sta diventando un must per i creatori di programmi di allenamento: non più solo una colonna sonora che dia genericamente il ritmo giusto da seguire, ma un accompagnamento perfettamente sincronizzato con ogni gesto, per rendere ogni esercizio più funzionale ed efficace. Un esempio innovativo di “ingegneria musicale” è costituito da Strong by Zumba, l’ultima proposta in casa Zumba: un workout ad alta intensità (non ballato), in cui non sono i movimenti ad adattarsi alla musica ma, viceversa, la musica è stata creata e modulata in modo da combaciare perfettamente con le sequenze di esercizi previsti in ogni parte della lezione.

Il DJ di fama mondiale Steve Aoki, ha trovato il ritmo giusto per il nuovo Strong by Zumba. Risultato? Massima motivazione e migliori risultati. Sarà anche per questo che Elisabetta Canalis ha invitato le sue followers a lasciarsi contagiare (come ha fatto lei) da questo training?