Yoga: vola come l’Airone per ritrovare leggerezza
È una posa che combina stabilità, radicamento al suolo e slancio verso l’alto. Efficace come allungamento muscolare e mobilizzazione articolare, rende consapevoli delle proprie capacità
L’autunno è una stagione di transizione e di introspezione, che ci invita al cambiamento: come le piante si liberano delle foglie, lasciandole cadere, così anche noi dovremmo liberarci di tutti i pesi, delle zavorre fisiche e psicologiche, delle abitudini che ci stanno strette, per affrontare fiduciose l’inverno. L’insegnante Francesca Cassia spiega che questo, secondo gli insegnamenti yogici, è l’obiettivo che dovrebbe porsi il praticante durante l’esecuzione di Krounchasana, l’asana dell’Airone: un esercizio che attraverso lo slancio verso l’alto insegna metaforicamente il distacco consapevole dal superfluo, dalle paure e da ciò che bisogna lascarsi alle spalle.
Eseguire la posa dell’Airone dona la stessa leggerezza che nasce dallo spiccare il volo: una leggerezza che deriva dalla forza interiore, dalla fiducia nelle proprie capacità
Come si esegue
Per eseguire l’Airone, sedetevi a terra con una gamba piegata, in modo che il tallone si avvicini al gluteo, oppure potete anche piegarla in modo che il tallone si avvicini al pube (come nella foto sopra). L’altra gamba è tesa al suolo. La fase preparatoria dell’esercizio è assimilabile a uno stretching, perché dovete flettere il busto sulla gamba tesa, allungando tutta la catena muscolare posteriore, dalla pianta del piede alla nuca. Passate poi alla posa vera e propria: flettete la gamba tesa, appoggiando la pianta del piede al suolo e avvicinando la coscia al petto. Afferrate con le mani la caviglia o, se riuscite, il piede, ed estendete il ginocchio. La gamba, tesa, è tanto vicina al busto quanto la vostra flessibilità vi consente.
Trovare la stabilità prima di sollevarsi
«Come l’airone attende il momento giusto per sollevarsi in volo, così il corpo trova la stabilità nel suo centro prima di espandersi» descrive Cassia. Infatti i muscoli del core sono i primi a doversi attivare, per darvi sostegno ed equilibrio. Il gluteo e gli ischiocrurali (parte posteriore alta della coscia) servono a imprimere potenza al gesto di sollevamento della gamba. I muscoli lombari ed erettori della colonna vertebrale danno la postura verticale corretta, mentre quelli cervicali allungano il gesto del busto verso il cielo. Attenzione, non sollevate le spalle verso le orecchie.
Per proiettarsi verso il futuro
Mentre tenete la posa, per 4-5 respiri completi, ad ogni atto respiratorio la linea disegnata dalla catena muscolare posteriore si allunga, crea spazio, rilascia le tensioni presenti nella schiena e nella gamba: è un esercizio utilissimo dopo tante ore di sedentarietà, magari passate alla scrivania, ma questa estensione, metaforicamente, è anche una pulizia da tutto ciò che va abbandonato dietro di sé per proiettarsi verso il futuro. Mentre la si esegue si allena la stabilità fisica, ma anche quella emotiva, attraverso la consapevolezza delle proprie possibilità.
Ti potrebbe interessare anche:
- Tapis roulant curvo: il tuo alleato per snellire la figura
- Yoga: fai il Mezzo Arco per allentare le tensioni di spalla e collo
- Addominali e tricipiti: tonificali in piscina
- Yoga: trova la stabilità facendo l'Eroe