04/10/2019

Yoga, ritrova calma e relax con la posizione dell’Elefante

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/10/2019 Aggiornato il 04/10/2019

Un asana semplice e adatto a tutti, che può essere mantenuto anche molto a lungo e che allenta progressivamente le tensioni psicofisiche, dando grande sollievo alla colonna vertebrale e migliorando la postura

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Immaginare un elefante e pensare a un senso di possanza e di stabilità è immediato. Anche nello yoga c’è un asana con questo nome, che Maurizio Morelli descrive nel volume Il mio yoga quotidiano (ed. Red!) e che suggerisce quando si sente il bisogno di tranquillità e di rilassamento psicofisico.

Quella dell’Elefante, infatti, è una posizione antifatica in cui la testa viene a trovarsi in basso e l’afflusso di sangue porta ossigeno a tutti gli organi che contiene.

Con la pratica abituale si può raggiungere un grande benessere, perché i pensieri e le agitazioni si calmano, il cuore ritrova un ritmo regolare, il diaframma si rilassa. L’asana dell’elefante è’ un toccasana anche per la colonna vertebrale, perché la zona cervicale si distende e tutta la schiena si allunga, a tutto vantaggio della postura.

Come si esegue

Per eseguire l’Elefante, posizionatevi in piedi, con le gambe divaricate alla larghezza dei fianchi, e srotolate progressivamente la schiena in avanti: prima inclinate la testa, poi scendete a poco a poco con il collo, le spalle, il dorso e la parte lombare. Dovete arrivare a chiudere il busto a libro sulle cosce, ma non preoccupatevi di tenere le ginocchia estese: anche se sono leggermente piegate non riducono l’efficacia dell’asana. Incrociate le braccia e appoggiate la fronte sugli avambracci, poi iniziate a rilassarvi. Lasciate che si allentino le tensioni del viso, della zona cervicale, delle spalle, del petto e del dorso. Aspettate che il respiro si regolarizzi e rallenti. Potete rimanere in posizione anche molto a lungo, fino a 10 minuti o più, ma fatelo sempre in modo graduale e con una progressione. Per uscire dalla posizione, appoggiate le mani al suolo, piegate le ginocchia e srotolate la colonna vertebrale, dal basso verso l’alto, ritrovando l’assetto eretto.

L’esperto consiglia

Non eseguite l’esercizio se soffrite di vertigini, oppure se sono in corso gravi stati infiammatori degli organi della testa (ad esempio degli occhi).