09/04/2021

Yoga, prenditi cura della schiena con l’asana della Seggiola

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 09/04/2021 Aggiornato il 09/04/2021

I suoi movimenti sono in apparenza quasi banali, ma è un asana utilissimo che restituisce alla colonna la sua elasticità e scioltezza, reidrata i dischi intervertebrali, allenta le tensioni dannose e sblocca il respiro (con effetti antistress)

yoga sedia - schiena

Non è un gioco di parole: la posa della Seggiola (Utkatasana), se eseguita su una sedia e con poche varianti rispetto alla versione a corpo libero, è un toccasana per la salute della colonna vertebrale, messa a dura prova dalle nostre abitudini motorie, dalla sedentarietà e da uno stile di vita spesso scorretto. Lo spiega l’insegante di yoga Francesca Cassia, sottolineando l’utilità di sfruttare il supporto di una sedia per riuscire a eseguire e a mantenere numerose posizioni yoga: l’esercizio risulta alla portata di tutte, anche delle principianti e delle meno allenate.

Lo yoga non è una pratica per pochi e non presuppone di avere un fisico allenato: al contrario, offre benefici a chiunque, anche alle più sedentarie, che possono cimentarsi senza timore.

Come si esegue

La posizione della Seggiola a corpo libero comporta un intenso lavoro di tutta la muscolatura dalla vita in giù, quindi il fatto di eseguirla stando realmente sedute vi facilita il lavoro. La variante da effettuare ricalca l’asana “originale”, aggiungendole un’estensione laterale del busto. Portate le braccia tese in alto e, senza staccare i piedi da terra e i glutei dall’appoggio, flettete il busto lateralmente, prima da una parte e poi dall’altra. Ciascuna delle due flessioni va mantenuta per 5-6 respirazioni complete.

Sciolte e leggere

Il lavoro allunga tutta la catena muscolare laterale del tronco, in particolare gli intercostali, e “apre” il diaframma. L’effetto più immediato, che si percepisce in breve tempo, è una sensazione di maggiore mobilità, di leggerezza e di “sgranchimento” della schiena: l’esercizio restituisce infatti alla colonna vertebrale la sua scioltezza e il giusto sostegno muscolare, perché contrasta le tensioni localizzate che tutte, prima o poi, sperimentiamo. Non solo. Grazie allo stretching, la posa contribuisce a reidratare i dischi intervertebrali, che con l’immobilità e la vita sedentaria tendono a comprimersi, a disidratarsi e a invecchiare precocemente. E se tutto questo ancora non vi convince, sappiate che l’apertura del petto sblocca il diaframma e promuove una respirazione più profonda, con grande efficacia calmante e antistress.