23/05/2025

Yoga per gambe leggere e scolpite

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 23/05/2025 Aggiornato il 23/05/2025

È il momento di dare gli ultimi tocchi alla remise en forme delle gambe e Visvamitrasana è una posa utilissima contro ritenzione e cellulite. Per chi non riesce a eseguirla, basta la sua preparazione

GIULIA GUALDI BY MARGHERITA CENNI

Una circolazione efficiente nelle gambe è un presupposto importantissimo per la prevenzione di tutti i fastidi e gli inestetismi che si localizzano dalla vita in giù: gonfiore e senso di pesantezza, ritenzione di liquidi e di tossine, cuscinetti, cellulite. Tutti gli esercizi e le attività motorie che riattivano il ritorno venoso e il flusso linfatico dalle estremità verso il bacino sono quindi perfette per le donne, contro il rallentamento circolatorio e le sue sgradevoli conseguenze. Anche lo yoga può avere questa azione benefica.

Le pose yoga che mettono in gioco i gruppi muscolari dalla vita in giù, grazie a un lavoro di ritmiche “spremiture”, favoriscono il microcircolo e il ritorno venoso.

La posa del Saggio Visvamitra

L’insegnante Francesca Cassia spiega che ci sono tanti asana adatti per contrastare ristagni, accumuli adiposi e buccia d’arancia e ne descrive uno molto scenografico: Visvamitrasana, la posa del Saggio Visvamitra. Se guardate l’esecuzione di Giulia Gualdi nella foto sopra, può apparirvi un asana accessibile solo alle più esperte, ma è meno difficile da eseguire di quanto si possa pensare. Nella sua versione completa è adatto alle più allenate, ma i suoi effetti benefici non sono preclusi nemmeno alle meno esperte: chi non riesce a eseguirlo, infatti, può fermarsi a Parsvakonasana, l’Angolo laterale, che ne è la preparazione.

Per entrare nella posa, eseguite una sorta di affondo laterale, con una gamba piegata e l’altra estesa. Flettete poi il busto in modo accentuato verso il lato corrispondente alla gamba piegata. Il braccio superiore si allunga vicino all’orecchio e quello inferiore si appoggia al suolo con la mano. Potete fermarvi qui, a Parsvakonasana appunto. Oppure, se ve la sentite, provate a staccare il piede anteriore (anche poco) e ad estendere la gamba quanto vi è possibile, rimanendo in equilibrio sul braccio. La tenuta dovrebbe durare almeno 4-5 respiri completi su entrambi i lati del corpo.

Riattivare il ritorno venoso

Il lavoro rinforza e scolpisce le gambe, migliora il ritorno venoso e attiva profondamente l’equilibrio muscolare di tutto il corpo. Secondo gli antichi saggi in questa posa, come in ogni torsione “il sangue danza verso nuove vie, portando energia e rinnovamento”.