19/07/2019

Yoga: la posizione detox

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/07/2019 Aggiornato il 19/07/2019

Parivritta janu sirsasana, la posizione della testa al ginocchio ribaltata, ha una benefica azione sul fegato e sui reni, organi preposti allo smaltimento di tossine e scorie

yoga detox

La tradizione medico-filosofica induista, che è alla base dello yoga, insegna che il nostro corpo è attraversato da una rete di canali (chiamati “nadi”), in cui l’energia scorre, irrorando tutti gli organi e i tessuti. Secondo questa teoria energetica, che accomuna il mondo indiano alle altre culture orientali, dal fluire dell’energia dipendono lo stato di salute, il funzionamento degli organi e le condizioni psicoemotive dell’individuo. La pratica yoga è una delle attività che permette di bilanciare e armonizzare il flusso, attraverso la stimolazione di precise zone del corpo, con l’obiettivo di promuovere il benessere globale.

Ha anche una funzione disintossicante

L’insegnante di yoga Sonia Pippinato, nel volume “Yoga secondo natura. L’armonia e i benefici della pratica” (edizioni Red), descrive una posizione dalla potente azione detox: è l’asana della testa al ginocchio ribaltata (in sanscrito Parivritta janu sirsasana).

Dal punto di vista fitness, la posizione allunga la muscolatura laterale del busto, i glutei e mobilizza la colonna vertebrale.

Perché funziona

L’efficacia purificante di questo asana dipende dal fatto che comporta una flessione e una rotazione del busto tali da stimolare profondamente i reni e il fegato. Questi organi sono deputati allo smaltimento delle tossine accumulate nell’organismo e Parivritta janu sirsasana è quindi utile anche a scopo preventivo, ad esempio per contrastare l’insorgenza della cellulite o di altri inestetismi legati al ristagno di liquidi e scorie.

Come si esegue

Sedetevi a terra a gambe divaricate, piegate una gamba e portate il piede il più possibile a contatto con la zona inguinale, in modo che la pianta aderisca all’interno della coscia opposta. Bilanciate il peso su entrambi i glutei, portate le braccia estese verso l’alto ed espirando flettete il busto in direzione della gamba rimasta estesa (piede a martello). Potete arrivare ad afferrare il piede con le mani. Respirate lentamente e, ed ogni espirazione, aumentate la flessione. Cominciate poi a effettuare una torsione del busto, in modo che il petto non rimanga vicino alla coscia, ma si apra in avanti, come se voleste rivolgere lo sterno verso l’alto. Rivolgete lo sguardo al soffitto. Se siete abbastanza flessibili, arriverete a toccare il pavimento con il gomito del braccio più vicino al suolo. Rimanete in posizione e poi ripetete il tutto dall’altra parte. Durante la fase di tenuta, gli addominali sono attivi.

L'esperta consiglia

La posizione è efficace anche in caso di ipertensione e in presenza di disturbi digestivi. In yogaterapia viene eseguita anche per contrastare insonnia e stati ansiosi.