13/05/2023

Yoga: fai un affondo antiage

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 13/05/2023 Aggiornato il 13/05/2023

Anjaneyasana unisce al movimento-base, che tutte conosciamo, un’estensione del busto all’indietro che apre la respirazione e riossigena tutte le cellule dell’organismo

yoga - affondo

Un recente studio dell’Università di New Delhi ha analizzato le pose yoga in cui si esegue un’apertura del corpo laterale o all’indietro, ipotizzandone un’azione antiage. Poiché questi asana accentuano i movimenti del diaframma e l’ampiezza della respirazione, è stato possibile evidenziare quanto interferiscano con l’ossigenazione dell’intero organismo e possano contrastare la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Lo racconta l’insegnante Francesca Cassia, suggerendo di provare l’affondo (in sanscrito Anjaneyasana) con estensione all’indietro.

In questa posa il focus è sul diaframma, perché si allentano tutte le tensioni che ne bloccano o ne riducono il movimento.

Perché funziona

I benefici del lavoro nascono dal fatto che rendere il diaframma più sciolto, elastico e mobile significa abituarlo a compiere movimenti più ampi: e poiché questo muscolo è importantissimo per la respirazione, si agisce automaticamente anche sugli atti respiratori, che vengono facilitati e resi più profondi e completi. In pratica, ogni volta che i polmoni si riempiono, riforniscono di una maggiore quantità di ossigeno tutti i tessuti del corpo e questo si traduce in un metabolismo cellulare più attivo. I vantaggi si ripercuotono sulla salute di tutti gli organi, con effetti di “ringiovanimento” non solo funzionali ma anche estetici: ad esempio il tessuto cutaneo appare già a prima vista più compatto e lucente e si riducono gli inestetismi come la cellulite, che è figlia di un metabolismo cellulare rallentato e di un accumulo di tossine.

Come si esegue

Per eseguire l’affondo antiage potete partire da un affondo di tipo fitness, con una gamba avanti, l’altra indietro ed entrambe le ginocchia piegate a 90 gradi. Potete appoggiare le mani alla coscia anteriore, per aiutarvi nell’equilibrio. Estendete la gamba posteriore e, se siete in grado di farlo, appoggiatene a terra il ginocchio, scendendo il più possibile con il bacino verso il pavimento. In questo modo accentuate la posizione di affondo. Inarcate poi il busto all’indietro, con una grande apertura del petto e delle spalle.

L’asana offre un ulteriore beneficio, molto apprezzato dalle donne: allunga lo psoas, il muscolo flessore della coscia, che nella tradizione yoga si irrigidisce in presenza di tensioni, ansia e preoccupazioni. Secondo i maestri di questa disciplina ha quindi anche una forte azione antistress.