Yoga: fai la sfinge per combattere le rughe sul collo
L’estetica del collo non migliora dedicandosi solo alla zona anteriore, sede degli inestetismi più evidenti: bisogna curare anche i muscoli posteriori, quelli delle spalle e del petto. L’esperta spiega come fare
L’epidermide del collo è facilmente soggetta alla formazione di rughe e di inestetismi, segni di invecchiamento che è possibile contrastare anche con lo yoga. Ma attenzione: come spiega l’insegnante Francesca Cassia, non si può intervenire isolando il collo dalle spalle, che ne costituiscono il naturale sostegno e che contribuiscono alla comparsa degli stessi inestetismi. Se le spalle sono chiuse o rigide, ad esempio, il collo si accorcia, si insacca e si creano tensioni che possono disegnare solchi, creare rigidità anomale e favorire le rughe, sia sul collo che sul viso. Per migliorare l’estetica del collo è quindi necessario lavorare sia sul collo che sulle spalle e la posa della Sfinge (Salamba Bhujangasana) è perfetta per questo obiettivo.
È un asana dolce ma potente, che tonifica i muscoli cervicali e del torace, libera, apre e allinea le spalle e aiuta il collo a mantenere lunghezza, forza e fluidità nei movimenti
Come si esegue
Sdraiatevi a pancia in giù, avambracci a terra, gomiti sotto le spalle. Sollevate il petto mantenendo il collo lungo, con il mento leggermente rientrato. Spingete delicatamente il torace in avanti, aprendo le spalle, e respirate profondamente, concentrandovi sul rilassamento del trapezio e dei muscoli frontali del collo. Inspirate aprendo il torace, espirate liberando progressivamente dalle rigidità le spalle e l’area cervicale. Mantenete la posa 30–60 secondi, aumentando gradualmente la tenuta con la pratica quotidiana.
Bastano pochi minuti
Anche pochi minuti al giorno aiutano a prevenire le rughe da tensione e a migliorare la postura e l’esperta ne spiega i motivi. Grazie all’estensione dolce, i muscoli anteriori del collo si allungano e questo favorisce una pelle più distesa, perché spiana le rughe sottili. Inoltre la microcircolazione viene stimolata, a tutto vantaggio dell’ossigenazione dei tessuti. Un collo più lungo e tonico è l’antitesi della lassità cutanea da cui dipendono tanti cedimenti e inestetismi.
Anche per il “doppio mento”
Non solo. Rinforzando e restituendo il giusto tono al trapezio, che si estende dalla colonna cervicale alle spalle, e agli altri muscoli cervicali (quindi a tutti i muscoli posteriori del collo), il sostegno della testa migliora e si attenuano eventuali tracce di “doppio mento”. In più il sollevamento del petto e la spinta dolce delle scapole creano apertura all’upper body, regalando maggiore armonia posturale e quindi migliorando anche l’aspetto del collo.
L'esperta consiglia
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