16/05/2025

Yoga del mattino per rigenerarsi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 16/05/2025 Aggiornato il 16/05/2025

Il mezzo cammello è una posa che potete eseguire appena alzate, per risvegliare il corpo e vivificare tutti i tessuti

ok GIULIA GUALDI BY MARGHERITA CENNI

C’è un modo per cominciare la giornata dando una sferzata di nuova energia all’organismo: è la pratica yoga e, in particolare, l’esecuzione di pose che favoriscono una respirazione ampia e riossigenante: lo assicura l’insegnante Francesca Cassia, suggerendo di provarne una accessibile anche a chi non è una super-esperta dell’antica disciplina indiana: Ardha Ustrasana, il Mezzo cammello.

Promuovere una respirazione completa e profonda è anche utile per il controllo dello stress, degli stati d’ansia e dell’insonnia.

L’asana facilitato

Rispetto alla notissima posa del Cammello, in cui siete sedute sui talloni, appoggiate le mani ai piedi, dietro di voi, e sollevate i glutei, estendendo le anche e inarcando all’indietro la schiena e il capo, il Mezzo cammello vi offre la possibilità di lavorare in modo facilitato. Una gamba, infatti, rimane estesa davanti a voi e il braccio corrispondente si porta di fianco al capo, mentre l’altra mano si appoggia al piede posteriore (come mostra Giulia Gualdi nella foto sopra). Mantenete la posizione per 5-6 atti respiratori completi, poi ripetetela invertendo la posizione delle gambe.

I vantaggi dei movimenti in apertura

L’efficacia della posa, come accade per tutti gli asana in estensione all’indietro, sta nella sua pronunciata apertura: apre le spalle, il petto ed espande la gabbia toracica, incrementando quindi la capacità polmonare e consentendo di introdurre nell’organismo una quantità di aria maggiore ad ogni atto respiratorio. Questo lavoro ha il potere di stimolare il cuore e di favorire l’ossigenazione del sangue: gli antichi maestri yogi lo insegnavano con una metafora energetica, affermando che “aprire il cuore significa permettere al flusso vitale di raggiungere ogni parte di te”.

Naturalmente non occorre eseguire un inarcamento della schiena da acrobate o da contorsioniste: l’ampiezza del gesto dipende dalle possibilità individuali e non interferisce con i benefici dell’asana. Il risultato è comunque un utilissimo boost di ossigenazione per riattivare e migliorare il metabolismo cellulare, con un effetto antiage su tutti i tessuti, per contrastare l’astenia e per garantirsi anche una maggiore lucidità mentale.