28/04/2023

Yoga: con il Guerriero in ginocchio tonifichi l’interno coscia

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 28/04/2023 Aggiornato il 28/04/2023

Lavorare sugli adduttori non ha solo risvolti estetici, ben noti alle donne, ma serve anche a regalare il giusto grado di tensione (e di funzionalità) ai femorali e al pavimento pelvico. Con tanti vantaggi sulla salute

yoga - guerriero in ginocchio

Bastano due parole per individuare subito il problema: interno coscia. Tutte le donne conoscono questa zona, che tende a rilassarsi facilmente e che bisogna far lavorare in modo proficuo e costante con gli esercizi di tonificazione. L’insegnante di yoga Francesca Cassia racconta che il muscolo più odiato, perché più degli altri è responsabile degli inestetismi in questa parte del corpo, si chiama “gracile”. È uno degli adduttori e al suo cedimento si deve quella superficie “a piccole onde” che affligge tante di noi. Volete agire in modo mirato sul muscolo gracile? C’è una posa yoga che vi permette di farlo con ottimi risultati: Virabhadrasana (il Guerriero) II nella variante in ginocchio.

L’asana del Guerriero II in piedi è una delle più conosciute ed eseguite, anche nelle lezioni di gym che prendono spunto dallo yoga, ma può essere eseguito anche al suolo.

Come si esegue

Per entrare nell’asana potete partire dall’affondo, Anjaneyasana, appoggiando il ginocchio posteriore a terra e ruotando poi la stessa gamba e il piede all’indietro, in modo da raggiungere la posizione mostrata da Charlotte Lazzari nella foto sopra. Se vi occorre, usate un piccolo supporto morbido che ammortizzi l’appoggio del ginocchio al suolo. Come nel Guerriero II in piedi, le braccia si aprono a croce, allineandosi alle spalle, il capo ruota verso la gamba anteriore e lo sguardo segue la direzione del braccio. Il busto, invece, rimane rivolto in avanti e il petto è ben aperto. Per far lavorare più attivamente l’interno coscia, si possono eseguire dei piccoli movimenti avanti-e-indietro, basculando il peso fra una gamba e l’altra e inducendo così l’adduttore a eseguire ritmiche e molto utili contrazioni rassodanti.

Tanti vantaggi in più

I vantaggi fitness di questa posa, in realtà, sono molto più ampi rispetto al pur ambito rassodamento localizzato. Essendo un asana di equilibrio, comporta l’attivazione profonda del core, deputato a mantenere la stabilità. Inoltre, grazie al lavoro sinergico che gli adduttori effettuano con i bicipiti femorali (parte posteriore delle cosce), rinforzare l’interno coscia significa “scaricare” un po’ le tensioni dai femorali, allungandoli, compensando l’affaticamento della catena cinetica posteriore e salvaguardando la schiena.

L'esperto consiglia

A causa del legame molto stretto fra gli adduttori e il pavimento pelvico, infine, un esercizio mirato a dare il giusto tono ai primi contribuisce a darlo anche a questo muscolo importantissimo, che chiude inferiormente la cavità addominale e che sostiene adeguatamente gli organi interni.