31/05/2024

Yoga con il mattoncino

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 31/05/2024 Aggiornato il 31/05/2024

È un tool che spesso avete visto usare, ma di cui non conoscete tutte le potenzialità? Ve le spiega la nostra esperta

yoga mattoncino

Lo yoga non si pratica solo su un tappetino, a corpo libero. Ci sono stili della tradizionale disciplina indiana che richiedono l’impiego di attrezzi diversi. È il caso, ad esempio, del cosiddetto Iyengar yoga, in cui ci si avvale di blocchi di legno, coperte, cinture, corde, cuscini, panchette e sostegni diversi per l’esecuzione di asana ed esercizi. Fra questi tool il più noto, che viene usato anche da moltissimi yogi di scuole diverse da quella di Iyengar, è il mattoncino: un supporto a forma di parallelepipedo, che può essere costruito con materiali diversi. A che cosa serve? Ce lo racconta l’insegnante Francesca Cassia.

I blocchetti non sono solo per i principianti, ma servono anche ai più esperti a lavorare con maggiore precisione e armonia.

Supporti fisici ed emotivi

I blocchetti sono supporti fisici, perché aiutano concretamente nell’esecuzione delle pose, ma sono anche supporti emotivi con un forte valore simbolico: nello yoga non occorre essere perfette e completare le tenute in modo ineccepibile, ma è importante mettersi alla prova, trovare nuovi e diversi equilibri, ampliare il raggio delle proprie possibilità e sperimentare nuove modalità di movimento.

Più stabili e sicure

Il mattoncino aiuta proprio in questo percorso di scoperta di sé e del proprio corpo che si muove, perché con il suo sostegno mirato garantisce comodità là dove questa manca. Come?

  1. Come appoggio sviluppa in modo più efficace ed equilibrato la forza muscolare, soprattutto delle gambe e delle braccia, e contribuisce perciò a modellare la figura.
  2. Offre stabilità negli asana in cui l’equilibrio viene messo alla prova, evitando che ci si destabilizzi.
  3. È utilissimo anche perché, durante la pratica, aiuta ad assumere posizioni in cui i muscoli mantengono il giusto tono, non si irrigidiscono ma rimangono rilassati quanto basta. Il lavoro risulta così più proficuo. Se vi chiedete che cosa questo significhi, pensate che in genere i praticanti tendono a forzare il corpo, spingendolo oltre le sue possibilità, perché credono di ottenere più in fretta i risultati sperati. È vero il contrario: per una forma di difesa, i muscoli sotto sforzo eccessivo tendono a contrarsi, non raggiungono le pose desiderate ma anzi rischiano traumi e infortuni. In pratica il mattoncino aiuta a non strafare, a sfidarsi ma in modo giusto e non dannoso per il fisico.
  4. Questo tool è consigliabile anche per il benessere delle articolazioni, perché induce a utilizzarle in maniera graduale, dolce, non impattante e non traumatico.