12/10/2023

Pavimento pelvico: come ritrovare tono ed elasticità

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 12/10/2023 Aggiornato il 12/10/2023

È un muscolo ancora poco conosciuto, o sottovalutato. Imparare a prendersene cura (anche con la gym giusta) riduce tanti fastidi tipici delle donne

Pavimento Pelvico

Quanto ne sapete di pavimento pelvico? Questo muscolo, che chiude inferiormente la cavità addominale, dal pube al sacro, è ancora conosciuto poco e male e, spesso, è protagonista di convinzioni errate. Ce ne parlano due esperte che, nelle loro professioni, lavorano (anche) per il benessere del pavimento pelvico: Nicoletta Carai, osteopata femminile, fisioterapista e riabilitatrice, e Sayonara Motta, laureata in scienze motorie, master trainer internazionale e fitness coach, yoga teacher e c-iayt yoga therapist.

Di solito ci accorgiamo del pavimento pelvico quando c’è un problema, ad esempio piccole perdite urinarie o dolore durante i rapporti sessuali.

Questi fastidi non sono affatto tipici solo dell’età menopausale, come spesso si crede, ma affliggono anche le ragazze giovani: sul pavimento pelvico e sul suo tono, senza che la maggior parte di noi lo sappia, si riflettono infatti ad ogni età sia le attività sportive troppo intense, sia lo stress, le ansie e le preoccupazioni.

Stop alle emozioni negative

Questo muscolo dovrebbe essere abbastanza tonico (per sostenere i visceri) ma elastico (per non cedere). Sicuramente non deve essere ipertonico (cioè eccessivamente contratto). Invece, sia il fitness in cui si eseguono grandi sforzi, con fasi di respirazione iperpressoria (cioè che “spinge” sul pavimento pelvico), sia la paura, l’ansia e le emozioni negative provocano di riflesso una forte contrattura del muscolo, che poi permane e provoca fastidi. Quali? Le esperte li riassumono così.

Perdite urinarie 

Si crede che dipendano da un eccesso di rilassatezza del muscolo, ma spesso è vero esattamente il contrario: il pavimento pelvico irrigidito e non elastico non riesce a essere gestito, “sentito” e controllato adeguatamente, e ne deriva l’incontinenza.

Dolore durante i rapporti e cistiti post-coitali 

Se il muscolo è molto contratto, lo sfregamento durante l’attività sessuale è sgradevole, doloroso, e irrita i tessuti, causando a volte infiammazioni locali come la cistite.

Stipsi 

Un’anomala rigidità del pavimento pelvico può causare anche la stipsi. Anche l’infiammazione intestinale, dovuta a un’alimentazione inappropriata, può essere causa si anomale pressioni sul muscolo, che lo portano a contrarsi troppo: lo sfintere anale non è sufficientemente rilassato per l’evacuazione e ogni sforzo accentua il problema. Un piccolo tip pratico? Posate i piedi su uno sgabellino, quando siete sedute sul water, perché questo aiuta la decontrazione.

La gym fai-da-te

Eseguire una gym fai-da-te che coinvolga il pavimento pelvico, senza una valutazione specialistica preliminare, può essere dannoso anziché vantaggioso: fra le forme di training utilissime per la salute di questa zona ricordate, comunque, che c’è lo yoga. Oltre ad abituare i praticanti a “sentire” meglio le varie parti del corpo, incluso questo muscolo, la disciplina indiana offre tanti esercizi benefici per riequilibrarne le tensioni. Nella cultura yogica il perineo coincide con il 1° chakra, quello della vitalità, della determinazione e dell’autostima: riequilibrarlo con gli asana giusti (il Guerriero, l’Albero, il Mezzo ponte) ne ripristina la giusta tensione e funzionalità. Anche la respirazione (pranayama) fa lavorare contemporaneamente il diaframma e il pavimento pelvico, risollevando quest’ultimo a ogni espirazione e rendendolo più elastico. Pose come la Ghirlanda ne allentano le tensioni. Ma l’azione benefica non si ferma qui. Lo yoga riequilibra anche l’assetto ormonale, responsabile (specie dalla pre-menopausa in poi) di eccessivi rilassamenti, cedimenti e malfunzionamenti del pavimento pelvico.