19/03/2019

Antigravity Restorative: esercizi a testa in giù antiage e salva-schiena

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/03/2019 Aggiornato il 19/03/2019

Con il sostegno dell’amaca si possono effettuare tanti esercizi che migliorano la mobilità articolare e la postura. L'Antigravity Restorative scioglie le contratture e migliora anche la salute degli organi interni

antigravity

Nel corpus di esercizi messi a punto dal ballerino, coreografo e performer statunitense Christofer Harrison, accomunati dall’uso di una speciale amaca appesa al soffitto e indispensabile per supportare il corpo e facilitarne i movimenti, ce ne sono moltissimi finalizzati al recupero dell’ampiezza di movimento e della funzionalità articolare. Il format si chiama Antigravity restorative ed è un workout di gruppo ancora poco noto, ma molto efficace.

Le posizioni in inversione, come insegnano già gli antichi yogi, hanno grandi benefici sulla salute: permettono di allungare tutta la colonna vertebrale e agiscono positivamente anche sugli organi interni. Basterebbero dieci minuti al giorno a testa in giù.

Un’amaca avvolgente come un bozzolo

Le amache utilizzate sono le stesse del più noto Antigravity yoga, in tessuto, robuste per sostenere il corpo ma anche tanto elastiche da poterlo avvolgere, in sospensione, come in un bozzolo. Si lavora sia completamente staccati da terra, sia mantenendo i piedi (o un’altra parte del corpo) in appoggio al suolo, ma in ogni caso farsi sostenere dall’amaca consente uno scarico del peso e un’agilità che rendono possibili posizioni e movimenti impensabili senza un supporto di questo tipo.

Quali benefici

Grazie al sostegno dell’amaca, che viene posizionata a diverse altezze secondo il bisogno e il tipo di esercizio, si ha un’azione decontratturante sulle tensioni localizzate, l’assetto corporeo migliora e tutte le articolazioni possono muoversi in scarico e si mobilizzano, con un effetto antiage molto potente.

Fai “respirare” la colonna vertebrale

La nostra personal trainer Elena Buscone  (formatrice certificata di I livello di Antigravity, ci spiega un semplice esercizio. Tenendo l’amaca a 10 cm da terra e sdraiandosi supine, con il tessuto in posizione perpendicolare sotto all’osso sacro (che quindi risulta poco più alto della schiena e delle gambe), la leggera trazione che si crea fa sì che la colonna vertebrale “respiri” e che i dischi intervertebrali si decomprimano. Se a questo si aggiunge un movimento rotatorio del bacino, che disegna lentamente degli 8, sia la spina dorsale che le articolazioni delle anche si sbloccano, acquistano scioltezza. Insomma, flessibilità e maggiore benessere sono assicurati.