Yoga: se vuoi depurarti fai il cammello

Mai come durante la stagione invernale ci serve una cura detox. L’inquinamento atmosferico rende l’aria poco salubre, viviamo meno all’aperto, la sedentarietà condiziona negativamente anche il nostro assetto posturale. Le conseguenze? Gli atti respiratori perdono progressivamente ampiezza, l’ossigenazione di tutti i tessuti si riduce, il ricambio cellulare rallenta e compaiono disturbi e inestetismi: pelle più asfittica, colorito malsano, malesseri a carico dei vari organi.

L’asana del cammello

C’è un asana in particolare perfetto per questo scopo: è la posizione del Cammello (Ustrasana), molto nota anche al grande pubblico e proposta in particolare dallo yin yoga, la branca della disciplina più orientata al rilassamento (e quindi accessibile anche alle persone meno atletiche, poco allenate o particolarmente sedentarie).

Come si esegue

Elena Fanfani, insegnante di yoga (www.thaiyogastudio.com) ci spiega come si esegue. Sedetevi sui talloni, appoggiate le mani sul pavimento dietro ai piedi (meglio se sui piedi) e, tenendo le braccia tese, staccate i glutei e sollevateli gradualmente, fino a quando le cosce arrivano in posizione verticale. Più le anche si spostano in avanti, più la schiena si inarca all’indietro, ma è possibile adattare la postura alle proprie capacità, senza per questo ridurne l’efficacia. Rimanete nella posizione raggiunta per un minimo di 2-3 minuti e ripetete l’esercizio anche ogni giorno, senza il timore di effetti collaterali.

Perché funziona

Dal punto di vista fisico, l’asana rende sciolta e flessibile la colonna vertebrale e “apre” le spalle e il petto: favorisce quindi una respirazione più ampia, profonda e una migliore ossigenazione di cellule, tessuti e organi. L’azione benefica dipende anche dalla stimolazione del meridiano dei Polmoni, che ne riequilibra l’energia e la funzionalità.