Yoga: pronto soccorso antistress

Chi conosce anche solo superficialmente le potenzialità benefiche della pratica, sa che gli esercizi di respirazione (pranayama) e la meditazione sono due strumenti che lo yoga usa per regalare benessere, tranquillizzare, rinforzare il sistema immunitario. In concreto si traducono nel dedicare degli spazi solo a se stesse, concentrandosi sul qui-e-ora, sul ritmo del respiro, sull’autoascolto e dimenticando tutte le sollecitazioni esterne, i pensieri spiacevoli, i problemi.

L’insegnante Francesca Cassia sottolinea che anche la rivista Frontiers of Psychiatry ha recentemente evidenziato come le pratiche di meditazione, intese come concentrazione sul respiro e consapevolezza del momento presente, possano rivelarsi utili per aumentare la resilienza allo stress e migliorare la gestione delle emozioni.

Perché funziona

La ragione è l’effetto che queste attività hanno sul nervo vago, il più lungo e importante del cosiddetto sistema nervoso parasimpatico: si tratta di una parte del sistema nervoso autonomo, le cui fibre sono deputate a rallentare il ritmo del respiro, i battiti cardiaci e quindi a indurre calma e tranquillità. Lo studio divulgato su Frontiers of Psychiatry suggerisce che anche pochi minuti di meditazione al giorno possono portare importanti benefici nel riequilibrio del sistema nervoso, nella riduzione dell’ansia, della depressione, del senso di agitazione che spesso ci affliggono. Inserire una routine quotidiana di meditazione fra le nostre attività è quindi uno strumento benefico per promuovere il benessere.

Questa analisi è avvalorata anche da una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Psychology, il cui focus è l’importanza della meditazione per trovare la pace interiore e affrontare le sfide della vita.

Resilienza e serenità

Francesca Cassia sottolinea che godere di un giusto tono vagale, agendo opportunamente con lo yoga sul sistema parasimpatico, consente di affrontare con il giusto equilibrio psichico tutto ciò che accade nella nostra giornata, senza aggressività ma anche senza scappare dagli eventi. A questa resilienza si aggiunge e si collega anche una migliore predisposizione ai rapporti con gli altri, perché alla tranquillità interiore corrisponde una maggiore socievolezza e capacità comunicativa interpersonale.