08/01/2024

Yoga per riequilibrare il sistema nervoso

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/01/2024 Aggiornato il 08/01/2024

Gli asana in torsione hanno la capacità di calmare quando si è nervose e di stimolare quando si è prive di forze: ce ne sono alcuni più semplici, detti aperti, e altri più profondi, detti chiusi

yoga sistema nervoso

Il nostro sistema nervoso è una rete complessa e articolata di strutture, che trasmettono gli stimoli dal cervello alla periferia e viceversa, ma regolano anche una serie di funzioni che non sono controllate dal cervello, come il battito cardiaco, la respirazione e tutto ciò che nel nostro corpo avviene indipendentemente dalla nostra volontà. Deputato a questo secondo ruolo è quello che si chiama sistema nervoso autonomo, a sua volta diversificato in simpatico e parasimpatico. Ne avrete sentito parlare: le fibre nervose che compongono il sistema simpatico e quello parasimpatico danno luogo ad azioni contrapposte. Ad esempio il sistema simpatico accelera i battiti cardiaci, quello parasimpatico li rallenta. L’insegnante di yoga Francesca Cassia spiega che la pratica della disciplina tradizionale indiana agisce anche su questi stimoli e ci spiega come.

Lo yoga ha il potere di rimettere in equilibrio le due branche del sistema nervoso autonomo, creando i presupposti per un maggiore benessere.

Uno stimolo per darsi una “scossa”

Avete presente le situazioni in cui siete sovraeccitate, ansiose o irrequiete? Avreste bisogno di calmarvi. Al contrario, quando siete stanche e prive di energie, vi servirebbe uno stimolo in grado di darvi “una scossa”. Lo yoga può fare tutto questo, perché è nello stesso tempo un freno e un acceleratore: calma quando si è nervose, dà vitalità quando si è a terra e, con dolcezza, rende più presenti, più lucide, più tranquille, creative, pronte a fare progetti con calma e riflessività. Le pose che, più di altre, hanno questa benefica potenzialità riequilibrante sul sistema nervoso sono gli asana in torsione. Le torsioni cosiddette aperte, come quella che Charlotte Lazzari esegue nella foto sopra, sono più semplici, gentili, dolci e adatte a tutte. La caratteristica è che il busto ruota, ma il braccio esterno non supera la gamba corrispondente. Ci sono poi le torsioni chiuse, più profonde, in cui il braccio esterno va a raggiungere o a superare la gamba opposta: si crea quindi una rotazione del corpo più accentuata e l’effetto è più marcato.

Come riscaldamento per la schiena

Le torsioni aperte vengono molto usate anche per la loro valenza fitness, come riscaldamento per la schiena e come preparazione a quelle più chiuse e profonde. Ad esempio, in una progressione, si parte dall’asana della foto qui sopra e si arriva a eseguire Matsyendrasana, la posa del Signore dei pesci.