11/12/2017

Yoga, le vibrazioni che curano

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 11/12/2017 Aggiornato il 11/12/2017

Nell’antica disciplina indiana i suoni hanno un potere benefico sulla mente e sul corpo, perché portano relax e riequilibrano l’energia vitale di tutto l’organismo

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Lo yoga non è affatto una pratica silenziosa, come molti credono, anzi,una delle sue componenti fondamentali è il suono, per gli effetti benefici delle vibrazioni che esso produce e che vengono trasmessi all’organismo. Questa peculiarità è una delle più antiche ed è presente nell’Anukalana yoga, una variante della tradizionale disciplina indiana in cui si integrano in modo armonico tanti aspetti presenti alle origini e spesso trascurati con il passare del tempo.

Anukalana yoga è lo yoga nella sua forma più completa, che riscopre pratiche storiche come i movimenti di matrice taoista (che richiamano il tai chi o il qi gong), la morbidezza di esecuzione e i suoni

Durante il Milano Yoga Festival l’insegnante Jacopo Ceccarelli, promotore dell’Anukalana yoga, ha spiegato come fin dall’antichità gli yogi scoprirono che tutta la materia vivente si muove e vibra. Anche le cellule di tutti i tessuti del corpo sono soggette a una vibrazione, con la quale è possibile interferire per riequilibrarla, riarmonizzarla e promuovere così il benessere psicofisico.
Le più diverse forme di suono (e le vibrazioni che esse producono) attraversano facilmente il nostro corpo, che è fatto per l’80% di liquidi, e possono quindi influenzarne lo stato, inducendo grandi benefici. Tutte le cellule, infatti, quando vengono percorse dalle vibrazioni sonore entrano in risonanza (cioè si uniformano alla vibrazione che ricevono) e ricevono tranquillità o energia, pace o stimolo, secondo il tipo di suono e secondo il bisogno.

Armonizzare con musica e mantra

La pratica dello yoga sonoro ha quindi grandi potenzialità curative e i suoni che accompagnano l’esecuzione di asana e sequenze possono essere molteplici: ci sono infatti quelli “prodotti” dal praticante e quelli che gli arrivano dall’esterno (come la musica). I più noti fra i suoni emessi dagli yogi sono i mantra, sequenze di sillabe dall’antico valore rituale, che vengono ripetute vocalmente (talora cantate) o mentalmente dai praticanti. Queste formule sanscrite (di cui tutte conoscete la più famosa che è “om”) hanno il potere non solo di svuotare la mente e di indurre una condizione di tranquillità e di pace, ma anche di bilanciare l’intero sistema energetico dell’organismo, creando i presupposti per un buon funzionamento di tutti gli organi.