30/04/2021

Yoga: fai la Cavalletta per rassodare gambe, addominali e glutei

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 30/04/2021 Aggiornato il 30/04/2021

Un asana che allena efficacemente gambe, addominali e glutei e che insegna a trovare un buon equilibrio psicofisico in tutte le occasioni

Yoga - Cavalletta

Non ha un nome sanscrito, ma la posizione yoga che in inglese si chiama Baby grasshopper (la Mini-cavalletta) è un esercizio che tutte le donne dovrebbero effettuare: non solo perché fa lavorare intensamente tutta la muscolatura dalla vita in giù (gambe addominali e glutei sono infatti molto sollecitati), ma anche perché mette in gioco la stabilità del corpo e insegna, anche metaforicamente, a trovare (o ritrovare) l’equilibrio.

L’equilibrio è una qualità importantissima nella vita quotidiana, sia quando il corpo è fermo che nelle situazioni dinamiche.

Come si esegue

La posizione è inaccessibile solo in apparenza: non lasciatevi intimorire, perché con un po’ di costanza e di allenamento riuscirete a raggiungerla e a tenerla. Come spiega l’insegnante Francesca Cassia, si entra nella Baby grasshopper dalla posa del Piegamento in avanti, Uttanasana, in cui siete in piedi, con il busto chiuso a libro sulle cosce e le mani appoggiate a terra (se ci riuscite) o quanto più vicine al suolo vi è possibile. Con la mano destra, afferrate la caviglia o il polpaccio della gamba sinistra, staccate il piede dal suolo e spostatelo a poco a poco verso destra, incrociando la gamba dietro a quella che rimane in appoggio. Contemporaneamente, piegate il ginocchio destro, scendendo progressivamente con il bacino. Appena ci riuscite, appoggiate a terra la mano sinistra per aiutarvi nella ricerca della stabilità e continuate la discesa del bacino verso il suolo. In questa fase, l’attivazione dei muscoli del core vi aiuta a non “crollare” con i glutei a terra. Arriverete ad avere la gamba sinistra vicina e parallela al pavimento. Mantenete la posizione per 5 respirazioni complete, poi eseguite il tutto invertendo la posizione delle gambe.

Una sfida anche mentale

La ricerca dell’equilibrio non è solo una sfida di tipo fisico: i maestri yogi insegnano che questa posa abitua ad affrontare tutti gli eventi della vita in modo più equilibrato. Durante la tenuta, infatti, la testa è più avanti rispetto al bacino e questo viene interpretato metaforicamente: la testa è proiettata nel futuro, i glutei sono ancora nel passato, quindi il praticante si allena a vivere il presente in modo bilanciato.